Scheda

Numero d'ordine: 102

Data: 13 11 1547

Intestazione: IPPOLITO OLIVETANO IN PERUGIA A GIORGIO VASARI IN RIMINI

Segnatura: ASA, AV, 9 (XLIII), cc. 28-29.

Fonte: Messer Giorgio mio onorando, salute.
Perché sto in moto per cavalcar, sarò breve, riserbandomi ad una miglior comodità. Le sue mi sonno state di grandissimo piacer e per intendere le cose della tavola costì trovarsi in buon termine e la perseveranza de l’animo vostro di venir a Milano, il che mi par mill’anni, e se’l Signor Dio ci prestarà grazia, di condursi di là con sanità, se goderemo de quelli frutti del paese con maggior satisfazione che non avemo di raggionare. Però attendete a spedirvi, aciò se possiamo trovar in tempo a godersi longamente secondo li nostri comun desiderii. E siate avertito, andando in Venezia per quella malvagia Candiotta, come spendete li vostri quatrini; e questo vi basti.
Ho parlato col padre abbate qui sopra il vostro negozio e l’ho trovato benissimo disposto e mi ha promesso far ogni sforzo per satisfarvi. E domane andarà dal reverendissimo legato per tal effetto e se pur lo trovasse contrario, vi avisarà del tutto, al che si provederà con una lettera del reverendissimo Farnese con la maggior facilità del mondo. E perché sua paternità. Reverenda vi darà aviso del tutto, e come si averà da negoziar questa cosa, me refferirò a lui, e secondo l’aviso suo vi governarete. Unum est: che dal canto nostro non accade dir altro, perché sarà accomodato.
Avemo fatto le vostre salutazioni, e tutti ve le rendono dupplicate; e il cancellario, non manco vostro che mio, vi si raccomanda terribilmente, sperando pur nel crocefisso di rivedervi.
Di Perosa il dì XIII di novembre del XLVII.

Tuto vostro
il Generale de Monte Oliveto.

Al molto eccellente Pittore Messer Giorgio Vasario come fratello onorando. In Rimini.

Bibliografia: Frey 1923, pp. 207-208.