Data: 28 10 1514
Mittente: Buonarroti Michelangelo
Luogo Mittente: Roma
Destinatario: Buonarroti Lodovico
Luogo Destinatario: Firenze
Trascrizione: Charissimo padre, io vi mando cento duchati d'oro larg[h]i, chon questo, che gli diate a Bu[o]narroto e agli altri e facciatemene far creditore alla boctega; e se gli actenderanno a far bene, io gl'aiuterò di mano in mano quanto potrò. Ditelo loro. Però andrete, visto la presente, a Bonifatio o a llorenzo Benintendi, voi e Buonarroto, e llui ve gli pag[h]erà vi pag[h]erà ciento ducati d'oro larg[h]i, per tanti n'à da me qua Baldassarre Balducci. Io vi risposi del chomperare non era tempo.Delle mie cose di qua farò el meglio che io potrò; Idio m'aiuterà. Schrissivi del fanciullo, che 'l padre si rimandassi per esso e che io non gli dare' più danari, e chosì vi rafermo; el vecturale è pagato ancora per rimenarlo in chostà. El fanciullo è buono costà per istarsi a imparare e tornarsi chol padre e cho la madre; qua non vale un quatrino e fami stentare com'una bestia, e l'altro mio garzone non escie anchora di lecto. Vero è che io non l'ò in chasa, perché quando fu' stracho che io non potevo più, lo mandai in chamera d'un suo fratello.Io non ò danari. Questi che io vi mando, me gli cavo del cuore; e anche no' mi par lecito domandarne, perché io non fo lavorare e io solo lavoro pocho. Come ò achoncio questa mia facenda della casa, spero cominciare a llavorare forte.Michelagniolo scultore in Roma.A Lodovicho di Buonarrota Simoni in Firenze.
Collocazione: BM, Add. ms. 23140, c. 11; orig. autogr.
Bibliografia: Michelangelo, Carteggio, I, 1965, p. 153.