Data: 30 06 1528
Mittente: Buonarroti Lodovico
Luogo Mittente: Settignano
Destinatario: Buonarroti Michelangelo
Luogo Destinatario: Firenze
Trascrizione: Michelangniolo, ti mando le chiave, che sono nella aqua dua dì. Abbi chura a cchi tu metti in chasa, perch'è di molte soctili da fare danno panni lini soctili e danari. Non ti fidare d'ongni persona; abbi chura. Queste chiave ànno messo grande schandolo, per modo che io n'ò avuto grande passione e dolore, per non chiedere e per no dare chome debbe le chose.El chaso di quello tristo del Panchonessa non me ne dire niente, perché non posso patire le tristizie sua. Io, per me, per non ti dare tedio, tiro brieve. Io sono vissuto più che non mi toccha; per tanto non churo di morire e non voglio più nulla da persona voglio vivere im pacie e andare acchactando. Per tanto lascimi stare ongniuno, e non mi sia dato niente, ché non voglio nulla da persona. Se puoi levarmi questa praticha di quassù, mi farai servigio, perché per maninchonia e dispiacieri ò avuto parecchi dì uno frusso di sanghue che m'à fatto paura. Altro per questa. Christo ti ghuardi. Io non posso schrivere; abbi pazienza. Lodovicho.Egli è chostì uno saccho di salina di mona Piera; ghuarda che non sia toccho. Dicie la Bartolomea ch'egli è in uno forzelletto suo cierte schricte d[i] mona Piera; ghuarda non vadino mal e non sieno tocche, ché sono d'i[m]portanza. Michelangniolo.
Collocazione: AB, XXIII, n. 25; orig. autogr.
Bibliografia: Michelangelo, Carteggio, III, 1973, p. 259.