Memofonte

Carteggio Ricci-Venturi

Nel 1934 Adolfo Venturi ricordava Corrado Ricci scrivendo: Da quando lo vidi giovanissimo alla Biblioteca di Bologna gettar versi nella fucina di Olindo Guerrini alias Stecchetti, sino a questa’anno di lutto, io l’ho seguito anche talvolta in contrasto con lui, ma sempre memore che, all’inizio della nuova vita storico artistica italiana, circa il 1880, ci movemmo per le stesse vie diritti, coraggiosi, pieni d’entusiasmo e di fede. Le lettere che lo studioso ravennate inviò al Venturi, ricoprono un lungo arco temporale (1884-1932), e documentano eventi fondamentali della sua carriera: il passaggio dalle biblioteche al settore delle Belle Arti voluto e appoggiato dallo stesso Venturi, fautore anche per la direzione della Galleria di Parma e, infine, la prestigiosa Direzione Generale delle Antichità e delle Belle Arti. Tra i due si svolse un rapporto intenso, fatto di richieste e risposte su ricerche d’archivio, attribuzioni di opere e spogli documentari, nutrito d’incontri a Modena, Bologna e Ferrara e costellato dalla presenza di studiosi nazionali ed internazionali di rilievo: Friz Harck, Wilhelm von Bode, Gustavo Frizzoni, Giulio Cantalamessa. Diversi i temi affrontati: il restauro, il museo e il patrimonio artistico italiano. In entrambi  emerge l’esigenza di rifondare lo studio dell’arte secondo un indirizzo e un quadro precisi, cioè scientifici, attraverso un metodo d’indagine sull’intreccio tra documento storico e critica stilistica. Con l’entrata di Ricci nella direzione delle gallerie, le lettere si diradano per arrestarsi completamente dal dicembre del 1899 sino al gennaio del 1910, un lungo silenzio difficile da interpretare ma a cui contribuì in parte il mancato incarico di riordinamento della Pinacoteca di Napoli, compito affidato poi al Venturi. I rapporti si riallacciano solo nel decennio successivo dove la scrittura assume toni più formali nel prevalere di comunicazioni d’ufficio: il sodalizio degli anni precedenti appare ormai svanito.

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Carteggio Corrado Ricci – Adolfo Venturi

sezione a cura di: Elena Miraglio