Memofonte

Collezionismo Accademia Colombaria

La Colombaria è sorta per libera riunione di un gruppo di eruditi e collezionisti fiorentini nel corso del terzo decennio del XVIII secolo. Tra i soci fondatori si ricordano Giovanni Girolamo de’ Pazzi, Anton Maria Piazzini, Bindo Simone Peruzzi, Anton Francesco Gori, Andrea Da Verrazzano, Giovan Vincenzio Fantoni, questi si riunivano per discorrere di antichità, manoscritti, intagli e ogni cosa che potesse accrescere l’ingegno umano, la Colombaria fu uno dei centri promotori nello studio dell’etruscologia e in generale su tutto quanto riguardasse la storia locale e fiorentina; molti però furono anche i contatti con eruditi esterni dell’Accademia di Cortona, di Roma ma anche esteri tra i quali si ricorda il barone von Stosch.

I primi incontri avvennero nella libreria di Anton Maria Piazzini, presto si trasferirono però presso la dimora di Giovanni Girolamo de’ Pazzi che mise a disposizione una sala nella torre del suo palazzo, di qui il nome di Colombaria. Fin da queste prime riunioni i soci presero la consuetudine a darsi un nomignolo con cui vengono sempre identificati nelle memorie accademiche. Dopo i primi tre anni di incontri i Colombi presero l’uso di trascrivere le loro memorie ufficiali, la data di inizio della società fu fissata al 15 maggio 1735 momento in cui iniziarono a redigersi i verbali delle riunioni, gli Annali, cui si aggiunsero le Tramogge, ovvero le stampe e gli scritti di cui si discuteva durante le sedute. Questi rendiconti ufficiali sono però andati distrutti con la Seconda Guerra Mondiale, quindi i primi testi scritti che ci attestano l’inizio delle attività della Colombaria sono i Sunti del Tarpato (Andrea Da Verrazzano); si tratta di quattordici tomi oggi conservati nell’archivio dell’Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria” redatti tra il 1735 e il 1753.

Sunti presentano una parte introduttiva dedicata alle origini della Società, riportante i nomi colombari dei soci ed i loro motti; a questa seguono le registrazioni degli oggetti presentati durante le sedute, suddivise per capi, ovvero Gemme, Sigilli, Componimenti, Medaglie, Disegni, Iscrizioni, Bronzi, Scritture, Anticaglie, Naturali, Vasi, Notizie di famiglie, Bacherozzoli, Idoletti, Memorie. Per ogni descrizione dell’oggetto in questione il Tarpato riporta svariate informazioni, dai nomi degli illustri presentatori degli oggetti – gli uomini più prestigiosi della vita culturale toscana e italiana del tempo – alle discussioni che ne derivavano, su temi di carattere storico, artistico, filosofico e di scienze naturali.
Questi manoscritti sono entrati a far parte dell’Archivio dell’Accademia grazie alla donazione di un Socio Colombario, Gustavo Galletti che nel 1835 li aveva acquistati dai Da Verrazzano.

In questa sezione si intende presentare, oltre alla trascrizione degli indici redatti da Andrea Da Verrazzano, una banca dati che permetta una rapida ricerca all’interno dei tomi stessi, corredata da una trascrizione completa del testo e collegata alle riproduzioni digitali dei manoscritti stessi. La prima sezione presa in esame è quella delle Gemme.

In consultazione

Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”

Sunto di materie proposte nella Società Colombaria distinti in capi dal Tarpato. Origine della Società Colombaria e elenco dei Soci fondatori

Firenze, sec. XVIII, cc. 8-16v (Firenze, Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”, ms. 30, già I.I.VII.53, poi 53) - Banca dati relativa alla sezione dedicata alla Glittica elaborata dai Sunti del Tarpato - PDF pubblicato maggio 2010

Indici

Lettera A

Firenze, sec. XVIII, cc. 30v-66 (Firenze, Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”, ms. 30, già I.I.VII.53, poi 53) - PDF pubblicato maggio 2010

Lettera B

Firenze, sec. XVIII, cc. 73-97v (Firenze, Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”, ms. 30, già I.I.VII.53, poi 53) - PDF pubblicato maggio 2010

Lettera C

Firenze, sec. XVIII, cc. 103-152v (Firenze, Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”, ms. 30, già I.I.VII.53, poi 53) - PDF  pubblicato giugno 2010

Sunto di materie proposte nella Società Colombaria distinti in capi dal Tarpato

Collezione Colombaria

Presso l’Accademia Toscana di Scienze e Lettere “la Colombaria” è conservata una piccola collezione di Disegni e Stampe, circa un migliaio di pezzi tra fogli di antichi maestri, calcografie e litografie di più recente acquisizione. Tale raccolta si è costituita grazie a singole donazioni da parte dei soci che partecipavano alle sedute accademiche; il numero più cospicuo dei pezzi proviene però dalle così dette tramogge, allegate agli Annali, che testimoniano come la grafica fosse utilizzata a fini documentari e informativi. Un arricchimento successivo venne infine dalla donazione della libreria di Alessandro Rivani nel 1836 che comprendeva anche un ricco nucleo di materiale grafico.
Tale collezione ha trovato una sistemazione organica nei primi anni del Novecento grazie all’intervento di Pasquale Nerino Ferri, socio anziano dell’Accademia, sistemazione di cui però non restano tracce se non una numerazione a matita blu, o talvolta a lapis, riportata in genere nell’angolo superiore destro dei fogli. Malgrado ciò, ricostruire l’organizzazione della raccolta così come era stata pensata da Ferri, è attualmente impossibile a causa della ripartizione in sezioni tematiche e delle lacune presenti nel fondo.

Unica testimonianza dell’attività del Ferri presso l’Accademia, è un breve elenco di ritratti su carta azzurra di Ottavio Leoni, un corpus di 100 pezzi, che venne restaurato nel 1917 sotto la supervisione del funzionario e socio colombario, Giovanni Poggi e di Pasquale Nerino Ferri. In occasione di questi restauri furono tolte piccole toppe di carta applicate sul verso dei fogli che coprivano il nome del personaggio ritratto; Ferri ne trasse questo breve elenco. I documenti di questa campagna di restauro si trovano oggi presso l’archivio storico delle Gallerie fiorentine, e la Colombaria custodisce la collezione dei ritratti.
Si ricordi che l’interesse per i disegni e le stampe nell’ambito dell’Accademia è documentato anche dalle numerose annotazioni negli Annali e negli Spogli di Andrea da Verrazzano, detto il Tarpato, relativi al periodo 1735-1752, che costituiscono una fonte preziosa per comprendere il rapporto tra erudizione, Istituzioni culturali e collezionismo privato.

Volumi con ritratti a matita di Ottavio Leoni, restaurati

1917, Firenze, Archivio della Galleria degli Uffizi, Filza 361, ins. 6 n. 6 - PDF pubblicato ottobre 2008

Elenco di ritratti di Ottavio Leoni redatto da Pasquale Nerino Ferri

1917, cc. 1-6v (Firenze, Accademia Toscana di Scienze e Lettere "La Colombaria") - PDF pubblicato ottobre 2008
sezione a cura di: Vaima Gelli e Miriam Fileti Mazza con la collaborazione di: Roberto Viale