Scheda

Data: 17-05-1704

Intestazione: Sebastiano Resta da Roma a F.M.N. Gabburri.

Fonte: S’è trovato per fine dal signore Antonio Axer dove stanno 10 o 12 paesi di monsù Giacomo Hees, alias Afftruck, che vuol dire trucco a resto. Non si dice de Hus, come scrive V.S.I., ma de Hees, che vuol dire d’Hassia.
Questi paesi dunque di diverse misure, di tela da imperatore, di 3 palmi, di 4, di testa e di mezza testa, gli ha il signore abate Mellini , nipote del fu cardinal Mellini, e nipote per madre del signore Maffeo Capponi, mio individuo amico e padrone, quando viveva. Queste cose le faceva fare senza di me, perché io non mi dilettavo gran cosa di queste moderne vaghezze minute, dove tutti gli altri quadri antichi, massime ne’ primi anni, me gli faceva tutti passare sotto gli occhi. Dopo poi, tra che uscii di Roma e m’astrassi dalla pittura, si avvezzò a comprar da se. Il signor Antonio Axer, per non mettere in apprensione il padrone con più volte farsi vedere e domandare de’ prezzi, non ha fatto per, ora altra scoperta, se non dell’esistenza e qualità di essi, e dice che sono molto belli, con figure in tutti. Il signore abate Mellini non sa che il signore Antonio gli abbia visti, perché è andato col procurator della casa suo confidente. Se V.S.I. vuole che si avanzi a trattare, faccia lei. Vero è che la pittura è cosa gelosa, e quando si tratta e ritratta, si scrive e si riscrive, di rado riesce, perché o si confermano nell’altezza de’ prezzi, o crescono; che così non segue alla prima con il danaro alla mano. Basta, adesso ella sa dove stanno. Ogni amico suo la potrà servire chi con più e chi con men vantaggio; e le fo umilissima riverenza.

Roma, 17 maggio, 1704.


Bibliografia: Bottari, Raccolta di lettere sulla pittura, scultura ed architettura scritte da’ più celebri personaggi dei secoli XV, XVI e XVII pubblicata da M. Giovanni Bottari e continuata da Stefano Ticozzi, Milano 1822, II, pp. 116-117 (XLVII).