Scheda

Data: 13-03-1723

Intestazione: Marco Ricci da Venezia a F.M.N. Gabburri.

Fonte: In questo ordinario a mio sommo onore ricevo la gentilissima di V.S.I., data li 28 cadente, alla quale in primo capo le dico che il signore Pietro Guarienti oggidì ritrovasi in Milano, essendo (credo io) colà per raccogliere disegni, stampe ed altro di questa natura. Chi sia poi l’indicato Niccolò Zannetti, fin or non son venuto in lume, né so che di questa casa altri vi sia che il signore Antonio Maria Zannetti, amico stretto del signor Zabach, e mio oltre misura. Questo signore dunque è quello che omai ha fatto una raccolta di disegni e delle prime scuole e de’ più eccellenti autori. Egli è non solo dilettante, ma intelligentissimo. Disegna egregiamente bene, intaglia in legno, in rame, e dipinge per suo divertimento; onde VS. può arguire che il suo studio altro non sia che delle cose scelte e particolari, cose degne d’esser ammirate dall’ottimo gusto di V.S.I. Ha pure una copiosissima raccolta di stampe e libri, quanti mai possono essere intagliati al mondo, il tutto accomodato e tenuto con proprietà ed ornamento particolare. Il signore Zabach fece la sua dimora in casa di questo amico, ed io ebbi la sorte di fargli 6 di quei quadretti che ella or ora degna comandarmene. Cercherò di servirla per il disegno del signore Piazzetta , benché poco ne speri di riuscirne; mentre questo valente pittore pare ch’ei non si diletti né sia avvezzo a far disegni simili. Quanto a mio zio , se troverò che gli esca qualche cosa di suo miglior gusto, lo riserberò per lei. De’ pittori antichi son più che difficili a ritrovarne, essendo più i compratori di quel che siano i disegni; con tutto ciò, starò in traccia, e sarà impegno sempre mai del mio rispetto il vigilar alle sue premure. L’accennato signor Antonio Maria Zannetti quondam Erasmo, a cui parlai di V.S.I., mi comanda che io le rassegni i suoi ossequiosi rispetti; ed io resto, ec.

Venezia, 13 marzo, 1723.


Bibliografia: Bottari, Raccolta di lettere sulla pittura, scultura ed architettura scritte da’ più celebri personaggi dei secoli XV, XVI e XVII pubblicata da M. Giovanni Bottari e continuata da Stefano Ticozzi, Milano 1822, II, pp. 128-130 (LIV).