Data: 5 02 1859
Mittente: Mussini Luigi
Luogo Mittente: Siena
Destinatario: Piaggio Luigia
Luogo Destinatario: [Genova]
Tipo Documento: Lettera
Trascrizione: Gentilissima signora Luigia, questa volta il severo maestro è disarmato e non ha che elogi ed incoraggiamenti da dare ai saggi della sua scolara. In fatti non ho parole per dirle quanto sono contento delle sue composizioni: ma sa che ha fatto un passo da gigante! A tal punto, che sono quasi geloso che lo abbia fatto senza ch’io v’abbia contribuito per niente! Vi sono in quelle composizioni elementi preziosi, figure di un sentimento di una intenzione perfetta. Sono sentiti col cuore, e per la via del cuore è arrivata ai resultati dell’arte, e di un’arte squisita. È vero che dal lato della distribuzione lineare della composizione e dei rapporti dei gruppi col fondo vi è qua e là qualcosa da riprendere; ma questa è la parte meno difficile dell’arte del comporre, e che si acquista facilmente coll’esercizio e l’esperienza. E giacché mi dà la grata notizia della sua probabile venuta in Siena alla prossima primavera, rimetto ad allora l’esaminare partitamente con lei quelle composizioni. Frattanto le dirò che sono contento dei due putti ritrattati, se non ché in quello colla pecorina mi par di credere che il braccio dietro difetti un poco nel disegno, in questo vorrei scartasse di più il braccio donando all’avambraccio quel che togliesse a quello, mentre ora la mano sembra grave per l’avambraccio. Nella maschera mi pare che il naso e la bocca torcano un poco verso l’orecchio sinistro. Del resto ella ha già superato in questi due dipinti grandi difficoltà, che per me il ritrattare i bimbi, è tale scoglio a fior d’acqua che ho fermo proposito di tenermi sempre lontano, a scanso di naufragi. Sarà con vero piacere per me l’assisterla di qualche consiglio nel suo primo lavoro d’invenzione. Il primo passo è quello che ci avvia per una strada o per l’altra e per cui è decisivo. Capisco che molto le costi allontanarsi dai suoi genitori, ma Essi debbono altresì esser convinti che il rimanere a metà in arte come in ogni altra cosa, è peggio assai che non aver principiato. Siccome a primavera la stanza che potei metter l’altra volta a sua disposizione sarà occupata perché aperte le scuole, bisognerà pensare a trovare uno studio, e siccome ciò è difficile a Siena, potrò se ella crede far per tempo delle indagini. Io sarò a Siena nei mesi che mi designa, se nonché i bagni di mare di cui non posso più fare a meno, mi terranno a Livorno un 12 o 15 giorni, cioè nella seconda metà di luglio, dovendo essere a Siena nei primi di agosto a cagione di concorsi. Anche il soggiorno a Firenze, anzi quello specialmente sarà veramente utile! Più avanzata nell’arte potrà con maggior frutto rivedere amare e studiare quei cari Fiorentini veri maestri di color che sanno, e tali maestri che qualora anche i tre sublimi alunni non fossero sorti, potevano bastare anche quelli per illustrare Firenze e l’Italia e per appagare gli animi amorosi del bello. Gli avvenimenti spero non si arresteranno mentre sono così ben avviati. Spero altresì che non saranno tali da porre ostacolo alla di lei venuta! Mi riverisca distintamente la prego i di lei genitori ed il cognato. Voglia ricordarmi ai signori Dufour e Spinola e mi tenga per suo devotissimo affezionatissimo servo e maestro Luigi Mussini. Siena 5 febbraio 1859
Collocazione: Collezione privata, s.n.
Bibliografia: Inedita