Data: 9 03 1859
Mittente: Mussini Luigi
Luogo Mittente: Siena
Destinatario: Piaggio Luigia
Luogo Destinatario: [Genova]
Tipo Documento: Lettera
Trascrizione: Gentilissima signora Luigia, le ho differito tanto a darle discarico delle mie ricerche si è che queste furono per lo più vane stante la presenza di 4, o 500 studenti dell’Università che invadono tutte le case di Siena fino alla metà di luglio. Ora avrei finalmente qualcosa da proporle. La prima è una tal casa Betti che è nella strada principale che sale verso il Duomo, cioè quasi accanto al Palazzo Saracini; strada oscura; ma le 3 stanze che le do in pianta sono dalla parte di dietro ed hanno buona luce. È al primo piano, scala breve e bella, cioè decente, cosa rara a Siena. L’esposizione di quelle stanze è il mezzogiorno. La tavola sarebbe in comune coi padroni di casa persone civili; ma vi sono anco due studenti; persone del resto di ottima famiglia e che dopo il pranzo si ritirano nelle loro stanze che sono dal lato opposto, c’è sulla strada dove è pure il salotto da pranzo. Nella dozzina di un francescone al giorno (o 5 paoli per persona) è compresa la colazione, il pranzo e la cena. Se poi non volessero pranzare in comune converrebbe prenderlo alla trattoria, ed in allora la dozzina si ridurrebbe alla metà. S’intende bene che in questi prezzi è compreso il servizio la biancheria & &. Volendo potrebbero rinunziare alla stanza numero 3 che al padrone farebbe comodo, ma forse sarà la migliore per dipingere avendo la finestra nel mezzo. L’altra casa è sulla piazzetta ov’è il teatro dei Rozzi detta piazza San Pellegrino, dalla quale credo che ella passasse sempre per venire all’accademia. Questa è molto più meschina. È un terzo piano con scala brutta come in casa di poveri. Il padrone è un servitore. Il solo vantaggio che abbia vi è che il padrone acconsentirebbe a darle da pranzo nel loro quartiere (cioè nello studio), non essendovi altra stanza disponibile. Nelle camere non numerate abitano studenti. In pianta ho segnate le stanze troppo grandi a confronto di quelle di casa Betti. Il prezzo della dozzina è inferiore all’altra, ma non senza buona ragione. Quanto al pranzo in comune di casa Betti, credo opportuno il dirle che la contessa Guinigi di Lucca che venne a stare un mese con suo figlio studente all’Università e costì alloggiato pranzava a quella tavola. Questo lo so per aver conosciuta la contessa. Vi sarebbe un’altra abitazione magnifica per ampiezza, anzi vastità luce splendida e bella veduta; ma vi sono molti ma. Forse si ricorda che a fianco del Teatro dei Rozzi vi è una strada stretta che varca un ponte dal quale si scorge San Domenico e Fonte Branda e poi mette ad un Arco e a San Giovanni, a lato a quel ponte è una bella casa che dietro guarda San Domenico e la campagna. Al secondo piano è un ampio quartiere con 6 o 7 stanze cucina &, ma non danno né il vitto, né il servizio, né la biancheria da tavola. Il prezzo è di 24 francesconi al mese, e converrebbe far venire il pranzo dalla vicina Locanda della Scala ed avere una donna di servizio a conto proprio, procuratale volendo, dalla padrona di casa signora Barbieri. Vi è un altro ma, ed è che la medesima aspetta una nipote da Milano di una famiglia che verrebbe a Siena se può ottenere un passaporto. È inutile avvertire che prima di una di lei risposta, niuno di questi affittatori s’impegna di rifiutare altre offerte che fossero fatte loro, io non potevo pretenderlo, ella poi favorirà dirmi dato che una di queste proposte le paresse accettabile, s’io debba concludere in modo assoluto. Non sto a diffondermi in altro, volendo che la presente parta oggi stesso. Mi limito a pregarla di gradire e far gradire in famiglia i saluti di mia sorella e nipote ed i miei ed a credermi come sempre suo devotissimo e affezionatissimo servitore Luigi Mussini. Siena 9 marzo 1859
Collocazione: Collezione privata, s.n.
Bibliografia: Inedita