Scheda

Data: 11 10 1859

Mittente: Mussini Luigi

Luogo Mittente: Siena

Destinatario: Piaggio Luigia

Luogo Destinatario: [Albaro]

Tipo Documento: Lettera

Trascrizione: Gentilissima signora Luigia, comincio col ringraziarla in luogo di Adelina, che essendo in campagna, ancora non sa quanto ella è buona per lei. Son certo bensì che gradirà immensamente il regalo e l’intenzione amichevole. Stamane ricevei un pacco di lettere. La prima che lessi fu la sua, e caddi dalle nuvole sentendo quanto le scriveva la signora Elena, non avendo nessun sentore di ciò. Poi ne lessi una di un amico che mi diceva sapere che mi si offriva di fare il ritratto del nostro Re (dal vero) per essere inciso di commissione del governo dal Bonaini. Un’ora dopo ecco che arrivano Bonaini e Livy venuti da Firenze per parlarmene ufficialmente, di quel ritratto cioè e di quello di G[iovan] B[attista] Niccolini da incidersi dal Livy. Si tratta di andare a Torino col Bonaini quando, interpellato il re dal governo, abbia annuito e assegnato il tempo. Per quanto entrato appunto nel lavorio del mio quadro del duomo, ho accettato per lettera che vi sono portati a Firenze. Aspetto da loro di sapere l’epoca della partenza, né so bene se la maggior fermata a Genova potrò farla all’andata o al ritorno. È singolare che avevo come un presentimento, da nulla giustificato, di dovere in breve andare per quelle parti, e senza che questo ritratto commesso al Bonaini mi fosse passato per la mente. Ora s’immagini se mi faccia una festa di stringerle la mano, senza darmi tono di maestro, tanto più che sento da lei che vi è poco luogo di esercitarvi tal qualità. Ma se ella ha fatto poco so bene che non è per non averne avuta volontà. E poi la mia autorità non potrebbe mai estendersi tant’oltre. Io giudico il fatto (un po’ severamente!) e nulla più. Spero vedere anco i castagni della signora Luigia (supposto che lo stato della cugina le consenta di ricever visite) … Ella non mi dice se sarei per trovarli in Albaro o in città, dato che la mia andata fosse sollecita; la prego frattanto di sapermelo dire. È molto stimabile il signor Spinola di aver diviso quella eredità col fratello! Ma anco quella metà varrà a farlo dormire un po’ più in braccio all’arte. È singolare il frutto che la signora Alizeri ha cavato dal suo viaggio artistico. Tanto è vero che i primi passi decidono di tutta la vita. La signora Maria sempre mi ricorda di riverirle e di dirle che serba di loro carissima ricordanza. La prego di fare i miei complimenti ai suoi ottimi genitori che con infinito piacere rivedrò in breve lo spero. Mille cose affettuose anco alla sua signora zia. Mi creda suo devotissimo e affezionatissimo servitore Luigi Mussini. Siena 11 ottobre 1859

Collocazione: Collezione privata, s.n.

Bibliografia: Agnorelli 2008, p. 55, 59, nota 20