Scheda

Data: 11 11 1859

Mittente: Mussini Luigi

Luogo Mittente: Torino

Destinatario: Piaggio Luigia

Luogo Destinatario: [Genova]

Tipo Documento: Lettera

Trascrizione: Gentilissima signora Gigia, eccomi finalmente a darle notizia dei fatti miei, a dirle cioè che nulla vi è di fatto. Siamo capitati qua appunto in mezzo ad una crisi politica delle più gravi, ed è naturale che la grave questione della reggenza votata ed implorata dai ducati, vada innanzi a quella del ritratto del re. Ho visto ministri, ciambellani, tutte le notabilità di corte e di stato e tutte permettono di adoprarsi in favore, ma il re va e viene di campagna come un lampo, e per ora nessuno poté parlargli per ricordargli la promessa già data al Governo Italiano. Il C. Nigra spera farmi sempre qualcosa domani o posdomani. Frattanto ho dovuto vedere molta gente, fare della diplomazia e perfino dei coups d’état, come le racconterò a voce. Tutto ciò perché il nostro incaricato di Toscana era partito per Firenze la vigilia appunto del nostro arrivo. Ho poi un compagno che (rimanga fra noi) si annega in un bicchier d’acqua, che mi sta attaccato alla falda come un bimbo di tre anni, ciò che non rende più spediti i miei movimenti. Ho cominciato a vedere gli artisti che mi fanno molte cortesie. Martedì il marchese di Breme Presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti mi farà vedere quest’accademia da capo a fondo. Ho ricevuto un biglietto d’invito pel Circolo degli Artisti. Tutto ciò mi fa sperare di passare meno male i giorni che mi converrà passare ancora in Torino. Fino ad ora mi sono royalment ennuyé. Mi aspetto poi che la promessa del Re si risolverà in una sola seduta di un quarto d’ora, salvo a lasciami i suoi vestiti a mia disposizione. Vedo bene che non era missione per me: ma come fare a ricusarla! Com’Ella vede, quanto alla durata del mio trattamento, ne so quanto ne sapevo il giorno che ebbi il piacere di vederla in Genova. Credo frattanto non poterle tacere che il Bonaini non crede nella sua delicatezza potevo accettare il gentile invito del signor Piaggio, e quindi trascina me a doverle porgere a scusarmi se non profitto di tanto cordiali esibizioni, poiché promisi al professor Bonaini di non mi gravare del suo fratello stante le sua mal ferma salute ai suoi e forse, per le ragioni dette di sopra. La prego gentilissima signora Gigia ad esprimere ai suoi genitori il suo sincero rammarico e la mia più sentita gratitudine. Anco alla sua signora zia tardava a scrivere sperando di darle qualche ragguaglio sull’esito della faccenda che qui mi chiamava. Ma ormai penso scriverle senz’altro indugio. Il Bonaini m’incarica di riverirla. Mi creda frattanto Suo affezionatissimo servo Luigi Mussini. Torino 11 novembre 1859. Gran Brettagna, Via di Po’.

Collocazione: Collezione privata, s.n.

Bibliografia: Inedita