Scheda

Data: 27 11 1859

Mittente: Mussini Luigi

Luogo Mittente: Torino

Destinatario: Piaggio Luigia

Luogo Destinatario: [Genova]

Tipo Documento: Lettera

Trascrizione: Pregiatissima signora Gigia, siccome la suppongo abbastanza curiosa di sapere come vadano le nostre faccende, voglio dirle che stamani fummo finalmente presentati a s[ua] m[aestà] che ci ha accolti con quella franchezza militare e quella bontà che sono proprie della bella indole sua. Ci ha fatte infinite scuse del nostro lungo aspettare, accogiandone la gravità degli affari e della situazione. Era impossibile che stamane mi desse sedute poiché uscito allora dal consiglio, vi erano in anticamera diversi personaggi a cui doveva dare udienza. Ma mi ha promesso seduta per martedì o mercoledì e mi ha domandato ov’era alloggiato per farmelo sapere. Mi sta in testa che si tratti di avere queste sedute in campagna. Nell’ozio di questi giorni passati ho abbozzato il ritratto di una figlia di quel signor Graban che ritrattai a Livorno l’estate scorsa, e moglie di un lontano parente di mia cognata. Ciò mi ha fatto sembrare queste ultime giornate meno lunghe e mentre farò gli studii del vestiario del re che sarà messo a mia disposizione, rimpasterò quel ritratto, che è al vero ma senza le mani. Domenica fummo invitati ad un gran pranzo al Club degli Artisti. Eravamo circa sessanta. Ci fu indirizzata una breve allocuzione alla quale mi convenne rispondere qualche parola di ringraziamento, fratellanza &. E nella serata questi artisti fecero le più graziose pazzie che si possa immaginare. Quel club è stato per noi di non poca risorsa, e credo ha servito non poco a riavvicinare fra loro gli artisti di Torino che prima, mi dicono, poco stavano d’accordo. Vorrei che Firenze facesse altrettanto: ma credo che colà le divisioni sono più profonde. Frattanto vedo con dispiacere scorrere i giorni, le settimane, senza poter travedere ancora il termine della mia cattività e sto molto di cattivo umore e stanco di questa visita oziosa mentre i miei lavori, la mia accademia vorrebbero che affrontassi il ritorno. Il peggio si è che temo che v’abbia a soffrire la fermata che mi proponeva di fare a Genova e che sia costretto a godere meno a lungo della loro gradita compagnia. Ho fatto un grande sforzo per dire al Re che ero per trattenermi quanto piaceva alla m[aestà] s[ua]. La prego di fare i miei complimenti a tutta la sua famiglia e mi creda Suo devotissimo servo Luigi Mussini. Bonaini Li riverisce distintamente. Torino 27 novembre

Collocazione: Collezione privata, s.n.

Bibliografia: Inedita