Scheda

Data: 4 01 1860

Mittente: Mussini Luigi

Luogo Mittente: Siena

Destinatario: Piaggio Luigia

Luogo Destinatario: [Genova]

Tipo Documento: Lettera

Trascrizione: Gentilissima signora Luigia, le sono infinitamente grato degli auguri suoi e di sua famiglia tanto più che li so vera e cordiale espressione della loro buona amicizia. Può credere se dal canto mio faccia voti altrettanto sinceri pel loro benessere e felicità. Spero che vorrà la Provvidenza accudirli! Da quanto ella mi dice di burrasche sopravvenute, ho luogo di essere assai contento della mia traversata. È così nella vita, che molte delle nostre contentezze consistono nell’esserci risparmiati mali, maggiori. Ora dunque col nuovo annoella si rimette a buono a lavorare. Non dubito della volontà, della intelligenza con cui aprirà questo nuovo periodo dei suoi studi e dei suoi progressi nell’arte. Contro un solo pericolo mi piace ripeterle di stare in guardia, quello della fretta che taluno potrebbe farle, specialmente ne’ ritratti che tutti vorrebbero fatti colla prontezza fotografica. La fretta è nemica del buono perché fa omettere quegli studi preparatorii che servono a maturare il concetto, a procedere su dati sicuri. Ciò per tutti; più specialmente poi per chi non ha lunga esperienza sulle spalle. Ieri vidi il Barabino direttomi da Livy, si trattiene qui a fare studi dell’antica scuola senese. È giovane simpatico e modesto. Spero che farà onore al nostro paese. Aspetto a momenti Bonaini e Livi che vengono a concertar meco le proporzioni delle note incisioni. Frattanto sto pensando al gran ritratto del Re pel quale vorrei che alla volontà di riuscire corrispondessero le forze fisiche e morali. Il mio stomaco comincia a dar segno di volermi emendare, ma ancora non mi vuol permettermi di nutrirmi a modo mio. Vorrei seguire il di lei consiglio in fatto omeopatia; ma ho dovuto promettere alla famiglia di esperimentare la cura prescrittami a Firenze. Se questa non fa buona prova torno alla farmacia microscopica. Nell’occasione che ho aperto lo studio a chi voleva vedere il ritratto e le divise storiche dell’Eroe di Palestro, si è veduto quale e quanto è qui l’amore e la devozione del popolo per Vittorio Emanuele. In quei 3 giorni il mio studio è stato sempre pieno zeppo di gente, e ci è voluto del buono e del bello per impedire che facessero una supplica al re acciò donasse a Siena la sua uniforme. Minacciavano di peggio: di guardarla a vista come fecero della testa di San Caterina, quando temevano che il Papa se la portasse via. Speriamo che quest’amore venga appagato nei suoi legittimi e più gravi desiderii nella formazione di un forte stato italiano sotto lo scettro del prode e leale Vittorio. Il Congresso sembra pericolare dacché l’opuscolo di Laguéromiere (cioè dell’Imperatore) Il Papa e il Congresso, ha spaventato Austria, Papa e Re di Napoli. In tal caso ci vorrà un’altra guerra nel 60. Iddio sarà per noi! Di nuovo mille buoni auguri ed i miei ossequi in famiglia e parentela. Mi creda suo devotissimo servo ed amico Luigi Mussini. Siena 4 del 60

Collocazione: Collezione privata, s.n.

Bibliografia: Epistolario 1893, p. 123