Scheda

Data: 14 03 1860

Mittente: Mussini Luigi

Luogo Mittente: Siena

Destinatario: Piaggio Luigia

Luogo Destinatario: [Genova]

Tipo Documento: Lettera

Trascrizione: Gentilissima signora Luigia, sarei colla presente a proporle cosa in che spero ella vorrà consentire. Non so se le abbia mai detto che era mia intenzione che i miei alunni fossero che giunti al punto di poter fare lodevolmente un ritratto, facessero il proprio pell’oggetto di avere qui nell’accademia la serie cronologica che forse un giorno potrebbe divenire interessante, dato che dalla mia scuola uscissero poi artisti di fama. Già Cassioli e Visconti hanno fatto il loro che riceverò in breve. Ora sarei a pregarla a volere anche lei contribuire a questa collezione, dato che ella ed i suoi genitori non avessero contrarietà. Credo che sarebbe anco per lei un ottimo studio e che la metterebbe al punto di fare un lavoro d’impegno. La grandezza di questi ritratti è al vero. Ma la sola testa e poco più, senza le mani, per cui in una tela che può essere alta 45 o 50 centimetri, più volendo. La proposta è fatta e non dico altro, ma spero una favorevole risposta. Voglio lusingarmi che la presente la trovi in buona salute, come pure tutti di sua famiglia. Sentii dalla signora Luigia come la sua povera Cugina avesse finito di soffrire. Ora deve trovarsi ben sola! So che Adelina le ha scritto. Così mi limito a dirle le nuove della mia pittura. Fra un paio di giorni avrò tutto sbozzato il ritratto di s[ua] m[aestà] e metto subito mano al disegno per Bonaini, quello del Niccolini è già sotto il bulino del Livy. Non so se Adelina le abbia detto che il Governo dell’Emilia mi aveva offerto il posto di professore di pittura all’accademia di Bologna. Io ho ringraziato. Non me la sento di insegnare in mezzo ai Guercini, ai Carracci e compagni. Non li capisco! Due parole anco della salute, che va un poco meglio ma non benissimo ancora. Questo mio stomaco è assai restio alle cure. Il peggio è che mentre non sopporta cibo, ne se sente bisogno. Spera molto il medico ne’ bagni di mare. Per darle un idea della nostra votazione per suffragio universale le dirò le cifre di Siena. Sopra 6100 ascritti hanno votato 5607, dei quali per l’annessione 5509, pel regno separato 57, nulli 41. Così tutta toscana, meno 2 o 3 Comuni ove i due voti si bilanciavano. Il contegno di questo popolo fu esemplare. A Siena i varii mestieri vollero andare a votare in corporazione in ore diverse, ma composti, seri, ordinati, senza gridi, senza baldorie. Appena fu promulgato l’appello al suffragio universale il popolo aveva apposta al cappello la scheda per l’Unione. Un manifesto del Prefetto l’invitò a toglierla onde non si paresse far violenza alle opinioni contrarie. Le schede scomparvero come per incanto, e il voto fu rigorosamente segreto, quindi libero. La prego di fare i miei complimenti e saluti cordiali ai suoi genitori e mi creda con vera stima ed amicizia Suo devotissimo servitore Luigi Mussini. Siena 14 marzo 1860

Collocazione: Collezione privata, s.n.

Bibliografia: Inedita