Scheda

Data: 24 08 1848

Mittente: Mussini Luigi

Luogo Mittente: Firenze

Destinatario: Ala Ponzone Filippo

Luogo Destinatario: Napoli

Tipo Documento: Lettera

Trascrizione: Carissimo amico, non ti parlo delle nostre sciagure, delle tante nostre vergogne, del gran disinganno a cui fummo serbati. Questo tema doloroso mi porterebbe a scriverti non so quante lunghe pagine senza che venissi a dire la centesima parte di quel che ho sull’anima. D’altronde prendo la penna (per quanto ti scrivessi poco fa) per supplicarti mio caro Ala a volermi trarre d’imbarazzo quanto più presto tu puoi. Io non scrissi altrimenti a Milano. D’altronde non è ancora riaperta la corrispondenza con quella infelice città, e chi sa quanto tempo ancora rimarrà come inchiodato alla nostra porta il cartello da Milano non sono arrivate. Oltre tutti i miei debiti antichi e moderni, scadono alla fine del mese corrente tutti i miei impegni, pigioni, obbligazioni &. Cesare licenzia persone di servizio per ristringersi alla minor spesa possibile e neppur basta. Da lui non posso dunque questa questa [sic] volta esser soccorso. Ecco quel che mi costringe ad importunarti colla preghiera che ti faccio. Se tu potessi spedirmi da Napoli le 500 Lire che mi destinavi mi faresti un immenso piacere, per quanto non ti nascondo che andranno tutte ai loro varj destini il primo giorno. Non ti dico altro. A proposito nell’ultima mia in data di Firenze, impressionato com’era dagli ultimo eventi, omessi di mantenere una promessa fatta a Sospiro. Appena giunti costì tutti stanchi ed aspettati moltissimi si affollarono alla casa del tuo affittuario e non puoi credere quanto qui tre fratelli si adoperassero attivamente per provvedere che tutte quelle migliaia di persone trovassero da sfamarsi e dissetarsi. A me per avermi riconosciuto per quella che era stato teco a Sospiro l’ultima volta che v’andasti mi fecero ogni sorta di esibizioni. E siccome avevamo marciato 24 ore continue cioè da Belforte (un miglio sopra a Gaggiuolo) fin lì e non ci erano concesse che due ore di riposo, il tuo affittuario mi procurò un carrettino per fare le 7 miglia di strada fino a Cremona; e in quei momenti un carrettino era cosa rara. Di più volle che riposassi sopra un letto. Dal canto mio gli promisi di parlarti della disgrazia sofferta da loro tempo indietro di una grandine disastrosa, per cui ti rimaneva debitore di non so qual somma di cui chiedeva di esser graziato. Tu saprai la cosa. Essi par mon entremise ti si raccomandano. Io vado pensando all’avvenire, non più per sognare successi artistici, ma per provvedere all’esistenza, e l’orizzonte è nero da ogni lato vedo così che non mi resta che andarmene a Parigi o Londra a far ritratti all’acquerello genere in cui ho fatto progressi in questi ultimi tempi e che è il solo che dia pane sicuro la ove è pagato assai. Questo progetto lo effettuerei nel mese di gennajo combinando così l’epoca dell’esposizione. È vario tempo che non ci dai tue nuove. Profitta di qualche momento di vena capitolare per dirigere a casa Mussini quattro righe e notizie del tuo vivere, te ne saranno grati tutti quanti maschi e femmine. Come tutti l’inviano i loro più amicali saluti che ti compiego con un abbraccio affettuoso del tuo affezionatissimo amico Luigi Mussini. Firenze 24 Agosto 1848

Collocazione: BCI, Numero inventario: 209559

Bibliografia: Inedita