Scheda

Data: 30 06 1851

Mittente: Mussini Luigi

Luogo Mittente: Parigi

Destinatario: Duprè Giovanni

Luogo Destinatario: [Firenze]

Tipo Documento: Lettera

Trascrizione: Carissimo amico, ho tardato fin’ora a risponderti nella speranza di poter vedere il Principe Carlo Beauveau e riferirti quanto avrei da lui ricavato in proposito del tuo busto. Ma vi andai una e due volte senza combinarlo e con certo intervallo di tempo come si fa per vinta egli pure venne da me e non mi trovò. Finalmente stamani vi tornai e collo stesso resultato. Allora prendo il partito di scriverti salvo a ripetere quando abbia qualcosa da dirti su quel particolare. Frattanto mi pare che non debba criticare o permettere che quel busto sia esposto a Parigi quando (come non dubito) tu ne sia soddisfatto. Qua un lavoro di poca entità è ammirato quando vi è merito, perché vi sono intendenti molti e distinti. Ora è certo che tu farai un lavoro di prima forza. Te lo dico perché è la mia convinzione, come lo dissi al principe quando la vigilia della sua partenza venne a parlarmi di questa commissione che voleva dare a Firenze. Già egli ti conosceva di reputazione. L’esposizione cominciò l’anno scorso a dicembre contro il solito che era il mese di marzo. Molti credono che quest’anno non si aprirà a dicembre ma in marzo 52 per riprendere l’antico sistema. È bene però contare come si dovesse operare la consegna nei primi di Novembre. Non ti so dire quanta pena e stizza abbia provato per la strana risoluzione che ha ritenuto le tue statue quando erano in grado di essere spedite. Io credeva in quella esposizione la sorgente di infiniti vantaggi per te, tanto in gloria che in belle e onorevoli commissioni. Ma tu perché non insistere perché non fare intendere l’immenso danno che ti recava codesta malaugurata risoluzione? Ne parlai lungamente col Marchetti che mi portava la tua letterina. Ebbene! è dunque vero che tutto promette che saremo in breve riuniti! Non so dirti quanto lo desideri. Se dal lato di certi vantaggi nella carriera artistica fui un momento titubante è un pezzo che questa nebbia è dileguata e che le vere simpatie del cuore e dell’intelletto hanno il di sopra. Torneremo dunque ad essere fratelli d’arte mettendo in comune pensieri e simpatie. Ma forse ne parlo con una sicurezza molto temeraria. Speriamo però e speriamo bene. Io so che mi accingo ad assumere una grave e difficile missione, ma credo che con molta buona volontà (merce rara nei maestri d’accademia) e coll’ajuto dei nostri gloriosi morti, si possa soddisfare alla propria coscienza e all’aspettativa di chi vi ha eletto. Convengo poi che ho gran passione a farla da maestro a dei giovani principianti -la spina sta nel prenderli troppo esercitati. Se come mi dicono devono decidersi nel mese di giugno la mia sentenza è pronunziata! L’aspetto con grande ansietà. Mi duole sentire che soffri d’occhi, ma ciò non deve darti pensiero giacché ne conosci la causa, l’aver stancata la vista col lavoro. Un poco di riposo sarà sufficiente per guarirti, ma conviene accordartene quanto bisogna. Addio caro il mio Duprè tuo amico Luigi Mussini. Parigi 30 giugno

Collocazione: BCI, Lettere autografe di Luigi Mussini allo scultore Giovanni Duprè, materiale non catalogato

Bibliografia: Inedita