Scheda

Data: 10 06 1856

Mittente: Mussini Luigi

Luogo Mittente: Siena

Destinatario: Duprè Giovanni

Luogo Destinatario: [Firenze]

Tipo Documento: Lettera

Trascrizione: Mio caro amico, alle tue prescrizioni riconosco le premure dell’ottimo amico e il fedele signore delle teorie hidroterapiche. Ma confesso che hai ragione e bisognerà pure che ti dia retta, altrimenti finisco in fondo di un letto. Le tue esortazioni affettuose mi daranno il coraggio di perseverare in un regime per me penosissimo. Pensa all’impossibilità di trovare un po’ d’ombra fuori di Siena dovendo fare una passeggiata di 2 ore; e poi scender sempre poi risalire, e passeggiar solo, e togliermi allo studio nelle ore migliori per lavorare. Basta! Farò quel che potrò. Anzi ho già principiato e confesso di trovarmene assai bene. Bensì ho sempre in capo di essere minacciato da una malattia della spina, malattia che può dar tregua ma che non si vince. Ma lasciamo le malinconie. Ho caro che ti sia stata commessa quella tua Ninfa della Danze o dei Piaceri (già per voi altri scultori il soggetto è un pretesto per fare una bella figura e niente più). Tu non mi parli della tua base della tazza, ma so che si sta formando. Fai che il bronzo abbia quella patina verdastra che gli toglie il lucido, tanto che paia di vedere il modello in creta. Hai posto mente alla località adattala per il collocamento definitivo? Pensa ad esporre pubblicamente il bronzo prima che sia messa in opera. Bisogna fare vedere che il merito non si misura a braccia. Quella associazione colossale mi pare una colossale b………..! Quando mai troveranno i voluti 85.000 mezzi francesconi? e chissà se questi mezzi basterebbero per tanta roba! E poi perché, in vece di quei quadroni di cui niuno saprà cosa farsi e dove cacciarseli, non progettare dei grandiosi affreschi da eseguirsi nei monumenti pubblici o nelle chiese? La pittura murale e monumentale è quella che va promossa ora che fra noi è divenuta quasi una utopia! Ma che vuoi, questi marchesi e questi signorotti mutano le cose fra loro e a modo loro… brutto modo! Senza committare le persone competenti. Chi prenderà dieci voci avrà una stampa, chi ne prenderà cinquanta avrà 18 stampe proprio discorso da azionisti di imprese industriali! E poi 3 anni di tempo a fare il quadro, sia pure di 24 o 44 braccia quadre!!! Poco per chi non abbia da far altro! impossibilità per chi ha altri lavori da fare e ultimare prima di quello. Così io ne son fuori….come poi ne saranno fuori tutti dopo il gran fiasco. Questo con te le dico così fra noi! Che se mi sentissero costà, quei parolai di magnanime imprese nazionali, giornalisti ed altri chi sa quante ne direbbero! ma le imprese magnanime piacciono anche a me quando le si fanno a modo ed hanno gambe per camminare. S’intende che lavoro al quadro Borghesi, ma si va adagio per le ragioni che sai. Ho pure rimestata un po’ la composizione degli Orti Medicei e la rimesterò ancora. Scriverò a Venturi per dargli il ben tornato e parlare un po’ di quel soggetto per San Lorenzo. Tu non vieni un poco a riposarti quassù mentre vanno formando e gettando il tuo piede? Forse nel luglio darò una scappata con Scipione al mare, ma per 4 o 5 giorni e non più. Abbiamo a Viareggio una camera da un amico che ci aspetta. Addio caro amico. Se non vieni scrivi. Il tuo affezionatissimo amico Luigi Mussini. Siena 10 giugno 1856. Hai veduta la signora Maria?

Collocazione: BCI, Lettere autografe di Luigi Mussini allo scultore Giovanni Duprè, materiale non catalogato

Bibliografia: Agnorelli 2007, p. 59, nota 29