Scheda

Data: 11 11 1856

Mittente: Mussini Luigi

Luogo Mittente: Roma

Destinatario: Duprè Giovanni

Luogo Destinatario: [Firenze]

Tipo Documento: Lettera

Trascrizione: Mio caro amico, per quanto da sei giorni a Roma ti scrivo più pel desiderio di conversare un momento teco che per dirti cose che artisticamente possano interessarti. Che cosa sono sei giorni per Roma! Tanto più che avendo a guidare due novizi è convenuto cominciare dal materiale di Roma perché potesser prenderne un’idea generale, profittando per questo anco del tempo buono e del sole che abbellisce le piazze e i monumenti. Oggi, primo giorno di pioggia, abbiamo fatto una prima passeggiata pel Museo e le Stanze. Cassioli e Scipione sono in estasi e quasi sopraffatti. Capisci che negli studi non ci siamo ancora affacciati: perciò dei viventi non ti dico una parola. La sola cosa moderna (e pur troppo moderna!) che abbiamo veduta è San Paolo. È cosa che fa piangere e che rimarrà pur troppo a eterno disonore dell’arte italiana del nostro secolo. È vero che l’idea ristretta che volle tutto affidato ad artisti romani o dello stato è causa prima di tanto male. Dirò di più: un tempio fatto coi denari della cristianità doveva essere opera degli artisti migliori contemporanei, fosser pure oltramontani. Un’altra vergogna è già decretata. Una sala attigua alle Stanze, quella ove sono la Trasfigurazione e la Madonna di Foligno deve esser tutta dipinta da…..Podesti!! Non l’ho con Podesti che ha avuta la sfrontatezza di accettare, l’ho con chi ha avuta questa fatale idea e che ha saputo farla gradire al Papa. La Trasfigurazione e gli altri quadri dove anderanno. Non si sa bene forse al terzo piano, forse in soffitta! Basta che dalla Scuola di Atene e la Disputa si passi alla roba del Podesti. Ma lasciando queste vergogne moderne, ti dirò che mi par di rivivere o di esser ringiovanito dacché respiro quest’aria e passeggio queste strade! Mi rammento la vita veramente artistica che ci ho vissuta per quattro anni, e quasi quasi invidio il Cassioli. Sono alloggiato nel palazzo di Firenze in un ottimo quartierino affatto libero. Destinatomi dal ministro Bargagli che ha voluto che Scipione (suo amico) che era sceso all’albergo, venisse pure ad abitare. Così siamo tutti assieme, né occorre cercarsi per cominciare la giornata. Ieri fummo dal ministro invitati a pranzo con tutti i pensionati toscani. Del Pantoni scultore mi pare non vi sia da sperare gran cosa. Anco senza vedere quel che fa mi pare uomo che poco si riscaldi per l’arte sua. Non tardare a scrivermi. Io scrivo poco, ché il giorno siamo in giro e la sera vo rivedendo gli amici antichi. Salutami caramente quelli di Firenze. A poco a poco scriverò a tutti. Di’ all’ottimo Gigi Venturi che per scrivergli aspetto di avere più abbondanza di materia. Frattanto se credi comunicagli la presente. Ti abbraccio e sono. Abbiamo avuto tutti questi giorni un freddo nuovo per Roma e anco oggi che piove è sempre freddo, come potrai vedere da questi caratteri di una mano aggranchita. Roma 11 novembre 1856

Collocazione: BCI, Lettere autografe di Luigi Mussini allo scultore Giovanni Duprè, materiale non catalogato

Bibliografia: Epistolario 1893, pp. 91-93