Data: 1 09 1858
Mittente: Piaggio Luigia
Luogo Mittente: [Genova]
Destinatario: Mussini Luigi
Luogo Destinatario: [Siena]
Tipo Documento: Lettera
Trascrizione: Pregiatissimo signor Mussini, non voglio ritardar di più a ringraziarla della gentilezza che ebbe di darmi le sue nuove appena giunto a Siena. Certo, per tutti noi fu un dispiacere d’averla veduta tanto poco, nei giorni che passò in Genova, e se non sapessi che non fu tutta sua la colpa non saprei perdonarle di non aver passato nemmeno una sola giornata da noi; un’altra volta voglio sperare saremo più fortunati a meno che la tirannia sofferta non le abbia fatto prendere odio a Genova ed a suoi abitanti, e ci abbia detto a tutti addio. Vorrei poterle dire che ho studiato molto, ma fino alla metà d’agosto i bagni mi fecero perdere del tempo, ne feci una ventina e poi smessi per poter cominciare a dipingere seriamente. Ho cominciato il ritratto d’una signora Russa assai bella. Ne feci prima il cartone, avendo grande impegno di far bene, per quanto posso; è una testa molto difficile ma ho anche tutto il tempo e comodo di studiarla bene. Cerco nella mia mente tutti i precetti che vidi da lei e dagli altri in Firenze, e vorrei poter chieder loro consiglio nei casi presenti, ma troppo spesso sono da me lontani per udirmi, e bisogna farne senza, ed esercitar la memoria. La speranza di ritornar a studiare un altro poco, non è perduta davvero, ma capirà bene che appena giunta non posso discorrere di partire. Ho però la fiducia che con pazienza e fermezza si possono sormontar molti ostacoli, così cerco di munirmi di queste due virtù per non perdermi in questa difficile strada in cui tanto audacemente mi posi. Giacché ella è tanto buona da interessarsi a quello che faccio vorrei chiederle il suo sentimento su d’una cosa: ecco di che si tratta. Quella signora Russa da me ritratta mostra desiderio ch’io esponga il ritratto suo, Dufour e Spinola insistono col babbo perché esponga due delle teste che dipinsi in Firenze, io (già a lei lo dissi), non sono troppo inclinata all’esporre specialmente cose da poco come le presenti mie, ma prima di dire su ciò una parola desidererei sapere cosa ella crede meglio, me ne sto a lei intieramente ne creda darmi un dispiacere col disapprovarlo. L’Esposizione verrà aperta il 10 ottobre. Il 15 vi fu quella dell’anno scolastico, troppo ne parlò Alizeri nei suoi articoli sulla Gazzetta perché gliene parli io. In questi giorni mi son provata a fare un bozzetto dipinto di quell’angelo custode, che rifeci secondo i di lei consigli, e poi feci altre composizioni. Qui in campagna ho poco posto e non posso occuparmi che di teste bozzetti e comp. ma appena sarò in città ed avrò uno studio, penserò al mio quadro che proprio non vedo l’ora di cominciarlo. Avrei desiderato esporre il ritratto che mi fece Visconti, nella certezza di fargli onore, ma la mamma vi ha difficoltà essendo il ritratto mio, ed io rispetto questa sua idea. Debbo ringraziarla delle notizie ch’ella mi diede del Visconti e di madame Hay, sempre mi faranno piacere. Quando prendo la penna in mano non la finisco più, ora però non posso finire senza pregarla di porgere i miei saluti alle sue signore Sorelle, e nipote, anzi ringrazio quest’ultima del gentile biglietto che volle scrivermi per cosa che davvero non meritava. La prego ora a voler gradire i distinti saluti del babbo e della mamma ai quali unisco ancora i miei nel mentre mi dico con tutta la stima sua devotissima obbligata Luigia Piaggio. Primo settembre 1858
Collocazione: Collezione privata, s.n.
Bibliografia: Inedita