Data: 29 12 1858
Mittente: Piaggio Luigia
Luogo Mittente: [Genova]
Destinatario: Mussini Luigi
Luogo Destinatario: [Siena]
Tipo Documento: Lettera
Trascrizione: Stimatissimo signor Mussini, non voglio lasciar finir l’anno senza ringraziarla dell’ultima pregiata sua, che veramente cara mi fu per i consigli e le osservazioni che racchiudeva. Quelle ch’ella mi fece sul ritratto di cui le mandai la fotografia molto mi persuasero e le terrò ben in mente per altra volta. Proprio mi rincrebbe di non averle mandato la fotografia del cartone prima di dipingerlo poiché avrei allora potuto rimediar a tutto, ma ciò che allora non feci lo farò la prima volta che farò un ritratto. Siccome il babbo sempre si diverte colla fotografia è per lui un passatempo l’esercitarsi. Con sommo interesse lessi il decreto del loro governo sulla accademia. Se devo dirle francamente ciò che penso, mi fece piacere perché mi pare vedere in questa determinazione un passo verso ciò che desidero; ma codesto desiderio mio, e di molti, è egoismo cioè dico male, è amore all’arte; non lo so poi se fosse vantaggioso a lei come lo sarebbe agli altri. Ho sentito con vero piacere dai signori Perfetti come il di lei quadro ebbe incontro, e fu ammirato dai più. Curiosa poi di sapere ciò che ne sarebbe scritto li pregai di mandarmi i giornali ove ne fosse parlato, ed uno solo me ne mandarono fin’ora ove nulla v’era di rilevante. Conoscendo il quadro, e somma stima avendo per chi n’è l’autore, tutto m’interessa ciò che lo riguarda. In questo tempo io ho lavorato ma concluso poco. Sa che le parlai d’un ritratto di bimba ebbene ero proprio stizzita con questo, ma dopo qualche giorno pensai meglio, e dissi non ne farò più ma questo almeno è bene studiarlo un poco più; perciò me lo feci mandare a casa insieme ad una testa d’altro bambino Dufour pur colà cominciata, e mi posi da capo e vi lavorai fino a ieri. Cercai di studiar le braccia e le mani su gessi gettati sul vero, rividi la bimba ma sempre più mi convinco che è sommamente difficile far ritratti a bimbi, e per dispetto le nostre signore genovesi vi hanno una passione particolare, ma trovano difficilmente un pittore che voglia usar tanta pazienza. Trovai molto difficile intonare il vestitino bianco con un cuscino celeste che vi misi cambiai quel colore almeno cinque volte. Spero non farne più ma ad ogni modo gradirei le sue osservazioni su questi, perciò le manderò le fotografie. Abbiamo ora a Genova Chiassone e mi servirò del suo ritorno in Toscana per mandargliele ed anzi vi aggiungerò le composizioni che avrò più studiate perché mi preme assai ch’ella mi dica qualche cosa onde evitarne i difetti in altre. È la mia occupazione della sera e seguo il suo consiglio di studiar anche quelle che mi riescono male. Ho cominciato un altro ritrattino ma cosa da nulla tanto da non perdere il tempo queste feste; poi ora mi metto a studiar quello del babbo. Ancora la ringrazio della sua lettera, solo mi dispiace del tempo che le faccio perdere. Desidero il nuovo anno sia a lei apportatore di nuova gloria, e di quanto ella mai possa desiderare. Anche i miei genitori le fanno i più sinceri auguri e distinti saluti. La prego a volermi porgere altrettanti alle sue signore sorella e nipote. Ed ella accetti insieme al sentimento di vera stima quello della riconoscenza della sua obbligata devota scolara. Luigia Piaggio. L’ultima sua mi venne dalla nostra posta ritardata 10 giorni per evitarlo un’altra volta favorisca aggiungere al mio indirizzo strada serra n. 1 mi scusi [lacuna]. Là a Genova si dice che il marchese Ala sia per addormentarsi un’altra volta ora è a Parigi come saprà ma prima di recarvisi fece in Genova tante stranezze che proprio ora da tutti vien detto pazzo ed appieno intendo come ella non potesse regger una simile compagnia. I signori Dufour e Spinola le ritornano i più distinti saluti. 29 dicembre 1858
Collocazione: Collezione privata, s.n.
Bibliografia: Inedita