Data: 13 04 1859
Mittente: Piaggio Giuseppe
Luogo Mittente: Genova
Destinatario: Mussini Luigi
Luogo Destinatario: [Siena]
Tipo Documento: Lettera
Trascrizione: Pregiatissimo signore, ecco che avanti il tempo che mi ero proposto nella estate passata, di mandare la figlia ancora per qualche tempo in Toscana, perché profitasse delle di lei lezioni, per la circostanza che sua zia Materna si mostrò di costì accompagnarla, e farle dimora, restando insieme almeno 3 mesi; e siccome la figlia batteva sempre questo chiodo onde poter cominciare sotto la di lei disciplina un qualche quadretto, dovettimo con sua madre inviare anticipato il Sacrificio, di rimaner qui soli. In conseguenza Essa colla zia partì ieri sera alle 6 col vapore Dante, e già al momento che scrivo la presente sarebbe costì, senza avesse fissato di passar prima da Firenze onde abbracciare la signora Elena, e Perfetti fra i quali ha tanto riconoscenza ed amicizia. Io credo però che colà si fermerà uno o 2 giorni soltanto, e che questa mia le giungerà lo stesso giorno dal loro arrivo. Gigia porta sue discrete composizioni a matita a diversi bozzetti che si esercitò di eseguire. Dall’agosto scorso in qua mi pare che abbia molto lavorato, a lei sembra aver fatto poco; a me forse troppo e devo dirle che vedo predicandola non credi con tanta forza, a mettere poco più di posatezza per far tutto finito ed in armonia l’insieme. Oltre agli esercizi di sopra parte di quali conosce e parte le farà vedere, dall’agosto ha fatto 6 ritratti ad olio; quattro al naturale e due piccoli uno replica dell’altro. Per quello che debolmente vedo le raccomando in questo genere di pittura, certi fondi che vedo in armonia colle figure in certi classici ritratti, avrei voluto persuaderla a copiar qui qualche ritratto da Tiziano, e da Vandik non che qualche testa di scuola Leonardesca che qui possiede il C. Borromeo, ma se non glielo raccomanderà caldamente Vossia (credendolo giusto) a me risponde che le dà noja il far copie. Anzi se a Siena per esempio vi fosse un qualche r[itratto] di Raffaele, o altro buon Pittore, mi pare che anela per interrompere per qualche momento altri studj vi si possa applicare. Ardisco aggiungere, e lei suggerirà quello che meglio crede, che avendo sentito più volte criticare i sedicenti puristi, e tacciarli di saper far poco le estremità, e tutte le volte che possono, e anche al di là cercano di nascondere mani e piedi fra le pieghe. Vorrei dunque che le intimasse lo studio dei piedi e delle mani; queste ultime tanto necessarie siano fatte bene nei ritratti, e che in molti spesso non si vedono del carattere della testa e tutte insieme dalla figura. Io queste cose le ho già replicate alla figlia, ma essa volendo camminare nel comporre, e nel colore crede che quanto io dico sia il più facile, e avrà sempre tempo a farlo e non ne sarà convinta, se non quando da lei le verrà confermato; così se crede che io non sia indotto in errore, senza lasciarle credere che io sia entrato in questo articolo sono convinto e certo che vedendo confermato da vostra signoria, di cui ha tanta stima, questo suggerimento essa si applicherà con tanta forza a curarsi di questi studj. Partendo il corriere alle 11 mi resta poco tempo da scriverle di altre cose mi limito dunque a raccomandarle e la cognata e la figlia in caso di qualche crisi. Per l’arte poi sapendo quanto lei l’ama ed ama chi la professa, non dubito vedendo quanto mia figlia ne è appassionata che ella farà tutto quanto può di farla fare gran passi per la strada breve, in considerazione del poco tempo che essa starà lontana dai Suoi che hanno fatto per lei tanti sacrifici, e perché so che apprezzando essa tutti i di lei suggerimenti, e massime per le arti di disegno se ne farà una buona provvista da non dimenticar mai. Gradisca i saluti di mia moglie e altrettanti per noi ne faccia alla sua famiglia. Mi ripeto intanto con sincera stima suo devoto servo ed amico Giuseppe Piaggio. Genova 13 aprile 1859
Collocazione: Collezione privata, s.n.
Bibliografia: Agnorelli 2005a, p. 154, nota 68