Data: 19 03 1860
Mittente: Piaggio Luigia
Luogo Mittente: [Genova]
Destinatario: Mussini Luigi
Luogo Destinatario: [Siena]
Tipo Documento: Lettera
Trascrizione: Pregiatissimo signor Mussini, dopo tanto tempo che eravamo senza sue nuove, fu cosa graditissima veder giungere una sua lettera. Ella mi chiede cosa che non posso ricusare al Maestro, ne la ricuso, benché vegga e senta d’esser ben lungi ancora dal meritare simile onore. Tutto l’impegno può esser certo lo metterò onde mi riesca meno male, non vorrei scomparir troppo accanto agli altri suoi scolari. Facendo il proprio ritratto non si può incolpare il poco paziente modello ne le brevi sedute, non vi sono scuse, perciò mi rincrescerebbe doppiamente meritare rimproveri. Ella sa che sempre ebbi difficoltà a dare il mio ritratto, né mutai, ma necessità mi fece cominciar uno studio della mia testa. Volevo far qualche studio, e non trovavo modelli sentivo la necessità di studiare e come fare? Bisognò bene vincere la ripugnanza che avevo a ritrarmi, l’amore dell’arte ebbe molta forza. Non credo possibile però poter finire e mandarle questo benché venga molto somigliante, è fatto sopra un pezzo di tela troppo ristretto ne farò un altro, così quello che non volevo far mai lo farò due volte. Già avevo avuto sue migliori notizie dall’Adelina, vorrei presto ella potesse darmele perfettamente buone. Mi fa molto piacere ch’ella non si sia sentita simpatia per la proposta avuta dal doverno dell’Emilia. S’ella andava colà avevo quasi perduto il maestro, era impossibile andassi mai a Bologna mentre ancora oso sperare qualche gita in Toscana; adesso specialmente che siamo tutti una cosa. L’esito della votazione passò le nostre speranze; un gran passo è fatto! La zia è con noi perché è dietro a cercare un piccolo appartamento per mettere i mobili che avea in città in casa di quella sua cugina. Credo resterà con noi ancora una settimana. Mi dice di salutarla affettuosamente. Appena di ritorno alla sua campagna si propone scriverle lungamente come pure alla signora Elena. Seppi dalla Perfetti come il nostro re le mandò la croce di San Maurizio è inutile dirle quanto ci fece piacere vederla apprezzare da sua maestà. Sento il ritratto ch’ella ne fa progredire desidero poterlo ammirare finito! Presto a quanto si dice V[ittorio] E[manuele]. verrà da loro, vorrei potermi trasportare in Toscana essere testimonio della loro gioia. La prego di voler ringraziare per me Adelina della cara sua lettera, e le dica che presto le scriverò. Ho dipinto molto in questi mesi, il mio quadro del Cristo è tutto rimpastato. Feci anche uno studio di testa dipinto, creda sentivo la necessità di studiar con coscienza, ne più sarò tanto condiscendente da perdere il tempo in ritratti di bimbi o d’altri che non potessero studiare veramente in coscienza. I miei genitori le sono molto tenuti dell’onore ch’ella mi fa e le presentano i loro rispetti. Mi creda sempre con tutta la stima sua obbligata devota scolara Luigia Piaggio. 19 marzo 1860
Collocazione: Collezione privata, s.n.
Bibliografia: Inedita