Data: 24 06 1860
Mittente: Piaggio Luigia
Luogo Mittente: [Genova]
Destinatario: Mussini Luigi
Luogo Destinatario: [Siena]
Tipo Documento: Lettera
Trascrizione: Pregiatissimo signor Mussini, non vedendo ancor giungere una sua riga dopo 15 giorni trascorsi da che le scrissi oso scriverle un’altra volta perché credo quella mia (racchiusa in una all’Adelina) scrissi smarrita che non voglio credere sia motivo di salute quello che le impedisse di scrivere, mentre lo temo mio malgrado sapendola tanto sollecita nel rispondere. Non vorrei ripeterle ciò che già le dissi intorno ai miei quadri, solo le dirò che in quest’anno l’esposizione è fissata per il 26 Agosto e m’importerebbe sapere s’ella andrà a Livorno la prima, o la seconda metà di quel mese per vedere se mi riusciva di mandarglieli a Livorno, o se dovevo pensare al modo di farli andare fino a Siena. Ancora vi è tempo ma mi par bene pensarvi in tempo. Spero in tutto Luglio avrò fatto ai miei quadri quel poco che avrò potuto così sola da me come sono, vorrei avere il tempo dopo che ella li avrà veduti di tonarli ove ella credesse prima di esporli. Volevo la cornice avesse il semicerchio come il quadro, ma sia non lo sappiano fare o che, dicono che quelle tavolette di spaccavano subito e non sono mai di forma giusta, allora mi venne l’idea di far dorare gli angoli del quadro, e farvi sopra qualche cosa per esempio in quello del Cristo, da un lato un angelo colla croce ed uno col calice dall’altro, ma su ciò chiedo il di lui parere. Intenderei farli solo ombreggiati con una tinta trasparente sull’oro. Nell’altro potrei potrei mettervi da un lato l’angelo dall’altro la Madonna come l’Annunziazione, s’ella approva farò questi 4 angoli e prima in carta sottile le manderò in una lettera le figure che intendo fare, tanto da esser certa vadino bene. A proposito di doratura l’altro giorno il signor Dufour mi suggeriva di fai dorato il sottile cerchio delle aureole ed anche egli avrebbe dorato un filettino intorno al lembo del manto della Madonna, senza il suo consiglio non oso farlo, benché non mi dispiacerebbe specialmente se il quadro andasse in chiesa. Aspetto il suo parere, nel caso affermativo farei dorare prima di tornar un’altra volta sul quadro per armonizzare il tutto meglio. Ora più che mai sento il bisogno del maestro! Quanto meglio avrei fatto colla sua guida! Gli studi di paese dipinti che feci in campagna dalla zia mi furono molto utili, non perché potessi giovarmi di quelli, ma mi servirono a intendere un po’ meglio quello che volevo fare in quel terreno. Il suo ritratto del re dev’essere molto avanti, può credere se lo vedrei volentieri! La zia sta bene è sempre in campagna, presentemente ha ragione di starvi in questa stagione è ben preferibile alla città, ebbe notizie da suoi figli e stanno bene. Essa può esser contenta sieno ancora in America che se fossero tornati uno di certo avrebbe seguito Garibaldi, ed allora quali tormenti! Chi sa quali prodigi si prepara ancora Garibaldi, dopo quello che fece nulla deve più sorprendere. Spero potrò realizzare il mio progetto di mandarle i quadri benché i miei Genitori ci veggono più difficoltà che non ci vedo io; siamo tutto uno stato e mi pare debbano essere anche più facili i mezzi di trasporto. Accetti i saluti del babbo e della mamma uniti ai miei, e sempre mi creda sua devotissima obbligata scolara Luigia Piaggio. 24 giugno 1860. La prego di presentare i più affettuosi saluti alla signora Elena ed alla Adelina. Spero avrò presto sue buone notizie
Collocazione: Collezione privata, s.n.
Bibliografia: Inedita