Scheda

Data: 28 07 1773

Intestazione: Raimondo Cocchi a Pietro Leopoldo

Segnatura: ASF, Miscellanea di Finanze A, 324

Fonte: S.A.R. avendo approvato il mio progetto di lasciar riordinare il gabinetto al padre gesuita Echel, insieme con me, profittando della generosa offerta di questo letterato che non cerca altro che il piacere d'occuparsi per S.A.R. e per il pubblico in questo studio che giusto fa la sua passione, in conseguenza dei reali ordini, ho l'onore di presentare a V.E. l'annessa memoria su di ciò. Perché la cosa riesca credo necessario quanto appresso. I° Che sia determinato d'onde deva somministrarsi al padre Eckel il denaro per il suo vitto diurno da potere mantenersi al collegio ove si fa pagare ai forestieri e per le piccole occorrenze di sua sussistenza nelle poche settimane che si tratterrà di più in Firenze per questo. Questo letterato è un filosofo pieno di modestia. Non ho potuto esigere da lui che dica quanto sarebbe precisamente il suo bisogno, ma considerando il suo disinteresse e la semplicità della sua condizione, credo bastanti sei paoli al giorno. II° L'uso in Galleria di tutti i libri di medaglie dalle librerie pubbliche che bisogneranno, e perciò un ordine ai bibliotecari perché a richiesta mia me li consegnino per il tempo necessario sulla mia ricevuta. Il libro del Pelerin sarebbe necessario per questo lavoro e d'altronde utile al pubblico, e giacché non ci è, bisognerebbe farlo venire o per la Galleria o per le Librerie pubbliche, ascenderà la spesa a 17 zecchini. Si rammenta che la Galleria ha ed è per avere delle somme in avanzo da ritratti di robe superflue vendute o da vendersi, onde potrebbe, per cosa tanto necessaria, erogarsi una somma sì piccola dei suoi riserbi che si tengono nella Depositeria. III° Il padre Hekel non potrebbe senza suo danno, trattenersi più di tre mesi e mezzo in Firenze e S.A.R. in tal caso non le vorrebbe. Il lavoro è grande e le medaglie, benché disordinate, sono secondo l'antico metodo consegnate a me una per una secondo la loro situazione presente. Con questo lavoro tutta la consegna dovrebbe sconvolgersi per risultare poi di nuovo in altra forma, quando riordinate e scelte dalle doppie tutte le medaglie sarà questo gabinetto diverso dal presente. Dal 1738 in cui furono consegnate così a mio padre, non è stata fatta nessuna revisione. Sicché pare indispensabile, tanto per il sovrano, quanto per me, una revisione dei sindaci. Ma perché il tempo è corto, chiederei la facoltà di potere io accordarmi col soprintendente dei sindaci per trovare tutti i compensi possibili che accorciassero questa necessaria formalità. E perché sarebbe assurdo il riconsegnare a noi due le medesime medaglie nelle forme legali per il solo breve tempo della riordinazione, io non ci so vedere altro compenso, se non che S.A.R. corra lei nostra buona fede e per nostra sodisfazione ancora vi sia assegnata una guardia perpetua, o assistente qualunque si voglia che sia lì per vedere unicamente, per il quale ufficio è buono ogni persona fidata, e si potrebbe chiedere in questo dalla Guardaroba. Terminata la riordinazione e la scelta delle doppie averò luogo allora a proporre i modi che mi parranno migliori per la consegna e per la vendita o baratti delle doppie, e per altre cose in vantaggio di questo gabinetto.

Bibliografia: 1999 Fileti Mazza-Tomasello, p. 170.