Scheda

Data: 30 06 1743

Intestazione: Camillo Piombanti da Pisa ad Antonio Cocchi in Firenze

Segnatura: Archivio Baldasseroni, Epistolario Cocchi, 138/2, non firmata

Fonte: Sabato scorso partirono i miei ospiti che ora ritrovansi a Castel Fiorentino, e mi lasciarono col piacere di aver usata con essi, tutte quelle attenzioni che in un lungo soggiorno di quattro mesi, mi sono state possibili, delle quali mi parvero contenti, argumentandolo dal dispiacere mostrato da essi nella partenza. Pompeo mi ha lasciati alcuni regali forse per lui troppo dispendiosi, ed a me di non molto uso, consistendo in cose fragili. Di altro dono fattomi dal signor abbate Castelli, io avrò il vantaggio di farvi partecipe, anzi di farvene totalmente possessore, poiché avendo egli nel suo soggiorno in Livorno raccapezzati alcuni nicchi della classe più nobile, oceaniti e molto grandi, ed avendomegli dati, io coll'occasione d'un sicuro navicellaro, gli indirizzerò al vostro museo, per cui sono destinati ... Se voi colla vostra compagna avrete opportunità di venire a far qua, in detto autunno, una solitaria villeggiatura, faremo a varie riprese piccoli viaggi eruditi per queste campagne, in ricerca di antichità e di curiosità naturali. Nello scavo per la nuova intrapresa fabbrica intorno ai Bagni, sono stati trovati alcuni antichi gigliati fiorentini della prima battitura, che io suppongo caduti costà fino dal tempo di una piccola battaglia che seguì in quel luogo tra li fiorentini e pisani, dei quali ultimi era allora generale l'inglese Giovanni Acuto. Parimente, nello scavo di un fosso detto il Torale fra Pisa e la collina, in non molta distanza dalla strada maestra che conduce alla Cecina e quindi a Vada, sono stati scoperti lunghi pezzi dell'antica via Emilia ben lastricati, ed alcune medaglie in bronzo di Claudio.

Bibliografia: 1996 Fileti Mazza-Tomasello, pp. 60-61.