Scheda

Data: 8 04 1893

Mittente: Segantini Giovanni

Luogo Mittente: Savognino

Destinatario: Radius Zuccari Anna, detta Neera

Luogo Destinatario: 

Tipo Documento: Lettera

Trascrizione: Gentilissima Signora Neera. Li ho letti i suoi Racconti. Belli: bellissimi per il mio gusto li ultimi due. La ringrazio ho Signora, di ricordare un sepolto vivo. Di neve ne è caduta quest’inverno in grande abbondanza: ma ormai la divina e per qui sempre tarda primavera è arrivata e anche quest’anno si è compiaciuta di battere la sua magica verga sul sepolcro della natura, e la natura ubbidiente alle sue leggi si è scossa: la neve e il ghiaccio che la ricopriva ando a fiume, lasciando a nudo la livida superfice del terreno, che si decompone per dar forza a nuova vita. E già si vede i fili derba duri verde tenero alzare i piccoli stecchi dissecati o spuntare infra la peluria muffosa, e qua e la lumile margherita da locchio giallo e dai candidi merletti. E nei boschi scheletriti li uccelli cantono, e allegramente lavorano a portare nel becco fili e paliuzze, per costruirsi il nido. Ecco come qui comincia la primavera: e prima che la lodola sinnalza nello spazio a gorghegiare la sua estasiante melodia pasera ancora un lungo mese. Ma alora o signora questa selvaggia natura è bella, bella nella sua giovinezza profumata di mammole e di rose canine, e per gli aromi forti dei boschi resinosi. È in questo tempo che la mia anima sinnalza solitaria a scrutare l’estetica, intanto che l’occhio si assorbe nella contemplazione azzurra del celo e poi si abbassa nei candori delle cime nevose. Vede il bianco e sente lazzurro poi discende al grigio delle rocce, per riposarsi nel verde che lo circonda. La saluto e mi creda suo devotissimo amico. G. Segantini

Bibliografia: Giovanni Segantini, Venticinque lettere, a cura di Lamberto Vitali, Milano 1970, pp. 53-54