Data: assente
Mittente: Segantini Giovanni
Luogo Mittente: assente
Destinatario: Grubicy de Dragon Alberto
Luogo Destinatario:
Tipo Documento: Lettera
Trascrizione: Caro Alberto. Io l’opera d’Arte la giudico sotto questo punto di vista, non bado al concetto ma come è espresso. L’arte moderna deve dare delle senzasioni nuove, perciò ci vuole nervi di finissima delicatezza che radoppino le piú lievi impressioni. Ciò che si vede si deve sentire e riprodurti con vita personale. Sotto il penello la gamma deve scorrere smaliante e deve far nascere gli ogetti le persone le linfe., il colore deve essere intenso ma puro perche la luce sia profonda e viva. Ci vuole evocazione continua continuo miraggio. Il vero cosidetto si deve oltrapassare, la pasione febriccitante dell’Arte deve involgere tutto d’un interno tremito. La nervosa comozione che prova l’artista la deve comunicare. Tutti i piú piccoli ecessori e segni causali devono essere animati. La via deve esere da pertutto, la fatica non deve essere. Davanti al’osservatore tutto si deve fondere in un sol pezzo, in una comozione profonda di Vita vera vita palpitante. G. Segantini
Bibliografia: Giovanni Segantini, Venticinque lettere, a cura di Lamberto Vitali, Milano 1970, pp. 40-41