Scheda

Data: 22 08 1893

Mittente: Ricci Corrado

Luogo Mittente: [Parma]

Destinatario: Venturi Adolfo

Luogo Destinatario: Assente

Tipo Documento: Lettera

Trascrizione: (seconda lettera) 22 agosto 93. Carissimo, me l'hai fatta!! dunque non il solito mese, concesso sempre a tutti, ma alcuni giorni e a spizzico. Non so come servirmene, perché volendo tornare a Ravenna per finire quel noioso catalogo dei quadri della Accademia di Belle Arti e l'opuscolo sul Duomo e volendo fermarmi alcuni giorni a Bologna, mi conviene stare in viaggio, né avrei i quattrini da tornare nel frattempo più volte a Parma. Mi si dice che ho la direzione da un mese appena. Si poteva dire da sei mesi perché tu sai chi ha lavorato prima. Ma la cosa ha un lato più grave; ha un lato umiliante perché mi mette in mala vista ai superiori, e pare ch'io non faccia nulla e che sia sempre a chiedere delle licenze, mentre sono in ufficio quotidianamente fra le 7 ant. e le 7 pomeridiane con solo un'ora intermedia per la colazione, mettendo cuore e testa al lavoro. Ma ti ricordo di più che quando si prese (la sera del settembre dell'anno passato) a parlare d'entrare nelle Gallerie, e precisamente quella sera in cui eri a San Lazzaro, mi dicesti tu stesso che c'era un mese di vacanza ogni anno. Dentro quella promessa l'ho chiesto. Se avessi creduto d'avere una risposta così, non avrei chiesto nulla. Per cattiva figura c'è sempre tempo. Non c'è ufficio dove ci sia più un cane e nessuno discute se alcuno manca dall'ufficio in tali stagioni anche pe giorni parecchi. Sottobibliotecario ho sempre avuto il modo d'andarmi a casa per un po' di tempo e lavorare (tu sai s'io sono capace di stare in ozio). Capisco che tu dirai ch'ero a Ravenna quando tu ci andasti. Ma una settimana di assenza non pregiudica un congedo. In confidenza, io resterò a Parma se così si vuole, ma ciò mi disvoglia perché nel congedo non veder che un rifacimento delle cinque ore in più che do'tutti i giorni all'orario. Basta io lego l'asino dove vuole il padrone e quindi lego me stesso alla Galleria, senza nessun risentimento. Qua non abbiamo che 32 centigradi all'ombra. Tu vedrai la lettera che ho scritto al Ministero chiedendo un congedo di qualche giorno ma continuato. Guarda di farmelo avere più lungo che si può e persuadi ch'io per questa benedetta pinacoteca sudo più d'una e di due camicie e che ogni accusa o sospetto di negligenza sarebbe cattivo ed ingiusto. Anche Cantalamessa ha avuto il congedo dopo pochi giorni ch'era a Modena. Addio fammi fare giustizia e credimi Tuo Ricci. [a lato] Nessun lavoro d'ordinamento è cominciato. Mi riserbavo di mettermi alle fatiche senza interruzioni subito di ritorno.

Note: luogo mittente desunto da carta intestata

Collocazione: Pisa, SNS, Archivio Venturi, VT R1 b56 66