Scheda

Data: 6 09 1575

Intestazione: Ercole Basso a Francesco de' Medici

Segnatura: ASF, MP 677, c. 487

Fonte: Serenissimo mio Signore, Questa mattina io ho avuto dal colendíssimo Cavaliere Mocenigo la qua inclusa lettera in risposta del negozio delle medaglie; di che egli si contenta del fatto come per essa V.A. vederà. Io le parlai di una coppa d'oro che avea detto cavaliere impegnata a Padoa per mille e trecenter ducati veneziani, e perché gli ne dissi così succintamente allora, mi è parso di ridirle ora, come essa coppa pesa diciasette marche e megio d'oro unghero, che vale scudi ottanta la marca, et è di fattura eccellentissima sendo stata fatta in Noremberga da fiaminghi valentuomini, che n'ebbero per detta fattura mille e ducente talari. Ella fu del Re di Boemia, ora imperatore, che la donò a questo gentiluomo mentre ch'egli risedeva ambasciatore all'imperatore Ferdinando di felice memoria. Ella è giudicata cosa bellissima e se V.A. si contentasse vederla, io credo ch'ella le sodisfarebbe; ma perché, come ho detto, essa è in pegno, seria necessario che V.A. facesse ordinare a Venezia, che fosse fatta securtade in Padoa a Messer Davit d' Otto che l' ha nelle mani, et ordinare a chi si dovesse dare acciò che V.A. la vedesse. La qual sendo poi in sua sodisfazione, si potrebbe sperare di averla per onestissimo prezzo di fattura. Ma perché il cavaliere potrebbe tener alto il prezzo, se sapesse essere in sodisfazione di V.A., le ho scritto che crederei che V.A. ci attenderebbe per le cose raggionevoli. Et attendo la resposta, la quale le mandarò, sendo l'oggetto dei miei maggior pensieri il servir lei, alla quale devotamente mi raccomando. Di V.A.S. umilissimo e devotissimo servitore Ercole Basso. Da Bologna li 6 settembre 1575.

Bibliografia: Barocchi-Gaeta Bertelà 1993, p. 107 numero 108.