Scheda

Data: 13 07 1577

Intestazione: Cesare Targoni a Francesco de' Medici

Segnatura: ASF, MP 700, c. 69

Fonte: Serenissimo Signor e Padron Colendissimo, ho riceuto il scatolino con le due medaglie et il taglio. Le qualle intendo che delle medesime ne hanno appunto e Sua Alteza acceti il bon animo del suo servo. Circa al pezzo di agata io ho fatto ufizio che resti a S.A.S. per li scuti 35 di moneta con avendoli promisso in altra ocasione di farlo integrare. Mando a S.A.S. un belissimo saso duro per far un bel vaso e per esser molto pexo lo mando per via de' mulatieri ridrezato a S.A.S. et el si libera per quello che è costato per scudi 50 d'orro e non facendo per S.A.S., la serà contenta farlo consignare al Signor Cellio Mallaspina, il qualle tiene quella mia opera de oro nelle mani e si rende dificultà di rimandarla rispeto alla gabela. E prego S.A.S. mi faci grazia, che avendola fata venire acciò la vedessi, la dii ordine che la si possi ritornar qui senza altra gabela. E volendone servirsi S.A.S. di essa opera, per quello si pol aver di qua, voglio che lei abi lo appiacere che sonno scudi 300 d'oro, che potrà servire per un bel presente a qualche principe, non essendo opera ordinaria. E similmente of erisco a S.A.S. tute quelle mie antiquità che son rimaste costì per un prezo disfato e con mia grossa perdita per scudi 600 d'oro, che volendole far moderne costeriano molto più. E riuscirano benissimo per adornamento di Pratolino et altri suoi lochi, essendo tute cosse buone. E S.A.S. mi perdoni se io la atedio perchè voglio sempre ch'el mio padrone sii lo avantagiato prima che altri. Lo aventario de dite antiquità lo tienne il Signor Celio Malaspina. Non ho altro che dirli se non che, come capiterà cossa che a me pari che possi esser degna di lei e suo gusto, mi affaticherò sempre in servirla con mio grande appiacere. Alla quale umilmente racomando e priego ogni felicità. Di V.A.S. umil servo .Cesare Targoni. Di Roma il dì 13 luglio 1577

Bibliografia: Barocchi-Gaeta Bertelà 1993, p. 127 nota.