Scheda

Data: 4 10 1577

Intestazione: Jacopo Strada a Francesco de' Medici

Segnatura: ASF, CdA, I, cc. 138-39

Fonte: Serenissimo Signore Gran Duca Signore Padrone Osservandissimo, Ho sempre auto a memoria quello che già il Signor Secretario Dani mi scrisse come V.A. dessiderava alcuni principi della Casa d'Austria et io in quel tempo gli mandai quelli ch'io mi trovavo, ma non puoté sodisfare il tutto come era mio dessiderio. Ora qui si truova in Corte di Sua Maestà Cesarea il Signor Lazaro Swenda, il quale mi dice avere un libro fatto fare tutto collorito di tutti gli imperatori di Germania per insino a Ferdinando pia memoria e non l'avere perdonato, né a spesa, né a fattica e perché non gli ha trovati tutti in un luogo, ma l'uno in una città, l'altro nell'altra, a tale che lui di sua cortesia si è offerto farmelo venire, bisognando. Sicché, se V.A. ha di bisogno di cosa alcuna che sia in esso, quella me ne faccia avisare per tempo, ch'io la farrò servire con tutto il cuore, che altro non dessidero se non che V.A. mi comandi. Serenissimo Signore ho inteso come V.A. vole che si rimetti in piedi la sua belissima stamparia e dar opera che si stampino libri non più stati visti. A questo io ne posso far offerta delli miei, li quali qui sotto nominarò, che per la morte del mio padrone son rimasti anch'essi morti, per insino a tanto che il Signore Iddio li provede. Prima, la descrizion della Italia già descritta da F. Leandro Alberti Bolognese, ora li dui terzi accresciuta di più dove sonno le figure di tutte le città, le mappe a cadauna regione, le cose che apartengono a la architettura in ogni genero; le antiquità. Le cose scritte ne' marmi, le medaglie antiche poste a li suoi luochi, tutti gli uomini dotti di cadauna città con l'opere loro scritte e dove sonno stampate et anche quelle che sonno da stampare. Infine poi tutte le arme, cominciando a quelle di papi, cardinali e principi di cadauna città con il seguito poi di quelle di tutta la nobiltà; e questo ordine ho tenuto di mano in mano a cadauna città e tutte collorite e di già sonno tre gran tomi. Sette gran volumi dove sonno tutte le inscrizioni antiche che si trovano in tutto il mondo, coppiate dai marmi, tavole di bronzo e simile. Primo, sonno le inscrizioni che sonno nelli edifizii et altre cose pubbliche. Secondo, quelle che apartengono alli dii e poste per ordine come stanno nel cielo secondo poeti. Terzo, ellogii di imperatori, che ponevano sotto alle loro statue in memoria loro. Quarto, ellogii d'uomini illustri, dove qui vi è fatto menzione de infiniti uffizii, che nulla memoria si trova nei libri scritti. Quinto, quelle dove sonno tutti gli offiziali della casa di uno imperatore di ogni genero. Sesto, tutte inscriptioni. Settimo, che apartengono a' sepulcri, in queste vi sono testamenti, lassi, donazioni e simile, con le descrizioni e comentarii et interpretazioni loro. La descrizione passa di ventemilia medaglie antiche, tanto greche come latine, arabe, etrusche e di altro genere e di queste io ne ho apresso di me, parte antiche e parte coppie e gran parte poste in dissegno, queste sonno IX volumi scritti. Il mio dictionario delle undeci lingue, cioè latina, greca, ebrea, turca, araba, persiana, spagnola, francese, tedesca e italiana. Questa si è fattica e spesa incredibile a chi non lo vede. Tutte queste lingue si parlano secondo le frases di Cicerone et altri uomini dotti. Alli suoi lochi è posto le medaglie antiche, li marmi scritti, le statue, edifizii et altre cose che sariano troppo longa matteria a volergli tutti nominare. La lettera A, è scritta e sonno volumi 14, gli indici sonno volumi 18. Questi indici si potriano stampare che, secondo il calcolo che sopra ne ho fatto, sariano dui gran tomi, simili a quelli del Thesaurus lingue latine di Roberto Stefane di Paris. In questi indici vi sonno nominate tutte le cose che sonno al mondo, d'ogni genero. Ma la lettera A sunnominata, questo saria impossibile a stamparla ma si potria scrivere con dessignarvi le figure e fargli ben legare in varii volumi e porli nella sua Libraria de' Medici, tanto famosa al mondo. Poi mi trovo una biblioteca greca scritta antica, che sonno dui gran volumi, dove qui vi si trovano infiniti nomi di autori, che da noi son mai stati uditi, né nominati e a libro per libro parla molto distinto, quello che cadauno di loro hanno scritto. Altri libri poi scritti arabi, cioè l'Alcorano, Croniche loro, libri di astrologia, dizionarii et una Biblia e tutti scritti di caratteri arabi. Libri di negromanzia scritti con figure e caratteri che i magi usano ne' loro incanti. Molte altre cose mi truovo che saria troppo lungo a volerle tutte nominare. Il mio padrone ne avea già pigliato la protezione, che si cominciassino a stampare e a me avea fatto carico ch'io facessi venire lettere e stampatori da Parisi, ma la morte ha guasto ogni cosa, sicché se V.S.A. volesse far questo benefizio al mondo, e lassar immortal nome e gloria di lei, con il fargli stampare, tutto sta in quella. Prima V.A.S. ne puole farne raggionare del sugietto di questi libri fra li suoi uomini dotti. Poi qui a Vienna farne scrivere alli suoi ambassadori che li vegghino et anche appresso il Nunzio Apostolico Monsignore Delfino, ch'è uomo dottissimo. Ve ne sonno ancora degli altri ambassadori, cioè Mantova e Ferrara, che sonno dottori et altri in suma, che non se gli manchi di diligenza per soddisfazione di V.A. E questa la mando per il Signor Colloredo et anche per esso Signore ne aspetto una benigna risposta da V.A., alla quale umilmente gli bascio le mani e me gli ariccomando. Il Signore Iddio la prosperi e da mal la guardi. Di V.A.S. umilissimo servidore Iacopo Strada antiquario della Sua Cesarea Maestà dell'Imperatore mio Signore. Di Vienna li 4 ottobre 1577.

Bibliografia: Barocchi-Gaeta Bertelà 1993, pp. 133-135 numero 137.