Scheda

Data: 4 11 1583

Intestazione: Fabio Prunducci a Cesareo Piperozzi

Segnatura: ASF, CdA, I, c. 263

Fonte: Magnifico Signor mio, Per la lettera che avete scritta a Meser Iacopo Mancini, ho visto quanto scrivete per il negozio della mia medaglia, per il che mi sono mosso a scrivere la presente e dicovi che la medaglia d'Otto, che vi mostrai, l'ho tenuta tre anni per S.A.S. et ancor ch'io sia stato ricerco da altri principi, non mi son mosso mai. Ora considerate se ora che ve n'ho fatta la dimandata fede, mi mettessi a trattarne con altri, però dicovi che io son uomo di mia parola e non putto et ecco ora ve ne mando l'inclusa mostra in carta. Vedasi e piacendo mandi S.A.S. uno che se n'intenda qua, acciò si sbrighi questo negozio, perché io vecchio di 60 anni e rotto fra molte altre indisposizioni e con carico di famiglia, non posso mettermi in spesa et in viaggio per questi tempi e massime avendo qui molti oblighi di medicina, come l'Ospidale et altre cose. Però siate voi uomo della vostra parola e fate che presto io sia risoluto a ciò, non piacendo a S.A.S. detta medaglia (che non credo ciò, per essere antica come in Roma è stata apprezata, che altrimente non ardirei trattar d'essa con tanto principe), possi, non piacendole, dar parola ad altri, come io desidero per fare il fatto mio e ricordisi che 500 piastre ne devo avere secondo fu posta la taglia qua da S.A.S., quali potrà portar chi verrà per detta medaglia, poiché essendo benissimo conservata, non potrà se non grandemente piacere. Quanto alla vostra mancia, dicovi che meglio potrà S.A.S. darvi 50 scudi, ch'io 50 quatrini, nientedimeno assicuratevi, che io non mancherò di far quel che potrò, secondo il mio potere e con questo me le raccomando aspettando risposta e resoluzione. Di V.S. affezionatissimo Fabio Prunducci. Di Viterbo li 4 di novembre 1583.

Bibliografia: Barocchi-Gaeta Bertelà 1993, p. 246 numero 272.