Scheda

Data: 19 01 1584

Intestazione: Alfonso Del Testa a Francesco de' Medici

Segnatura: ASF, MP 765, c 146

Fonte: Serenissimo Gran Duca, Sono molti giorni ch'io non ho mandato anticaglie di questi paesi a V.A.S., atteso che sono stato impedito da un poca d'infirmità, ch'io ho avuto et ora che Iddio grazia mi son riavuto, non ho voluto mancare di mandargliene, come ancora spero di poter supplire molto maggiormente per l'avvenire a quel che io avesse mancato. Sarà adunque con questa una scatoletta rossa, dentro alla quale vi son diverse medaglie greche e molte altre cosette antiche, che le mando a donare a V.A.S., in segno di riverenza. Se vi sarà adunque cosa che sia degna di Lei, mi sarà stato di sommo contento d'avergliene mandato, se non, la supplico a perdonare a questa mia buona voluntà, la quale è tanto pronta nel servizio del mio Serenissimo Padrone, quant'ogni altra d'ogni suo più devoto e affezionato servitore. Sperando che verrà pure quel benedetto giorno ch' io la vedrò coronata re della Toscana, di che prego di continuo la divina Maestà a darmi questa allegrezza, che gli predico certissimo che ha da essere. Guardi Nostro Signore Iddio la sua Serenissima persona con tutti li suoi et a me dia grazia di poterla servire et umilmente le bacio la veste. Di V.A.S., umil e devotissimo servitore Alfonso Del Testa Di Roma lì XIX di gennaio 1584. Barocchi-Gaeta Bertelà 1993, p. 250 numero 277.

Bibliografia: assente