Scheda

Data: 6 12 1585

Intestazione: Alfonso Del Testa a Francesco de' Medici

Segnatura: ASF, MP 778, cc. 526, 526 bis

Fonte: Serenissimo Gran Duca mio Signore e Padrone perpetuo, Non più che gionto che fui qui, capitò questa Venerina con li due Cupidi di metallo, come vedrà l'A.V.S. e mostrandola a Domenico de' Camei gli piacque tanto e gli fu così a suo gusto che me l'ha voluta nettar lui medesimo, et è riuscita di tanto buon maestro e di buona maniera, che l'abbiamo giudicata degna cosa di poter stare tra l'altre sue statuette e così la mando di buonissima voglia e di allegro cuore a donare al mio Serenissimo e perpetuo Padrone e Signore, supplicandola a riceverla in segno della continua riverenza e devozione che sono obligato il portarle .. Son stato a far riverenza all'Illustrissimo Signor Cardinale Cesi e in nome di V.A. le ho fatto riverenza e questo Signore è tanto divoto servitore di V.A.S., che non si può desiderar più e mi ha domandato s'io ero stato in Galleria a vedere quelle belle statue et antichità, io gli dissi che si, e che avevo visto le statue che Sua Signoria Illustrissima gli avea donate, quali erano tenute da lei molto care, perché erano collocate in detto luogo molto onoratamente. Mi soggiunse: e perché S.A. non manda per queste altre che sono incassate molto fa' e non hanno se non d'andar via? E mi ha commesso che io di ciò ne le dia qualche motto. Io gli soggiunsi che simile antichità sono molto accette a S.A., massimamente venendo dalla cortesissima mano dell'Illustrissimo Signor Cardinale Cesi, tanto grato et amorevole servitore dell'A.V.S. e perch'io so che la buona memoria del Signore Abate Cesi aveva uno studio di medaglie e qualche medaglione molto raro, dissi di più a detto Signore, che in particolare le medaglie e medaglioni erano e sono molto accette e care all'A.V.S. e gli ho accennato simil fatto, a ciò alla giornata ne mandi qualcuna a l'A.V.S. e perché io vi sono spesso, sarò buon procuratore, sendogli io molto famigliar servitore per fargliene mandar qualcuna .. Di V.A.S. devotissimo et obbligatissimo servitore Alfonso Del Testa. Di Roma li 6 dicembre 1585.

Bibliografia: Barocchi-Gaeta Bertelà 1993, p. 277 numero 309.