Scheda

Data: 28 12 1586

Intestazione: Alfonso Del Testa a Francesco de' Medici

Segnatura: ASF, MP 778, c. 553

Fonte: Serenissimo Gran Duca, Signor mio e Padrone perpetuo, ho consignato questo giorno al procaccio una scatola bianca a dove ho messo una bella figura di metallo antica, molti dicano che sia Alessandro Severo imperatore, altri che sia il Tempo, perché ha le ali. Di più sarà dato a V.A.S. in mio nome, un medaglione greco, di buon maestro, il tutto in segno della continua devozione ch'io porto e portarò sempre mentre che avrò vita all'A.V.S. per la cui felicità e salute, prego ogni giorno la maestà del Nostro Signore Iddio e con supplicarla umilmente a tenermi nella sua buona grazia, che altro non desidero in questo mondo, la ringrazio prostrato in terra del favore singolarissimo ch'ella si degna di farmi ogni dì, accioché io ottenga la pensione da questi illustrissimi preti, ch'io desidero, avendoli serviti 24 anni continui, senza aver avuto mai nulla da loro e resto sicuro che sotto lo scudo della sua benignissima protezione, io facilmente ne resterò consolato e dal molto Reverendo Maestro Ieremia, l'A.V.S. intenderà un particolare, che brevemente si verrebbe a buon fine di questo negozio mio, quando fusse in buona grazia di V.A.S. E facendole la debita reverenzia fo fine. Di V.A.S. umilissimo e devotissimo servitore Alfonso Del Testa. Da Roma li 28 dicembre 1586.

Bibliografia: Barocchi-Gaeta Bertelà 1993, p. 292 nota.