Scheda

Data: 8 01 1587

Intestazione: Alfonso Del Testa a Francesco de' Medici

Segnatura: ASF, MP 785, c. 196

Fonte: Serenissimo Gran Duca unico mio Signore, Gionsi in Roma il giorno inanzi alla vigilia di Natale e non mancai di dar in man propria a questo Illustrissimo Signor Cardinale S.ta Se.a, la lettera di V.A.S. et a bocca le feci piena fede della continua affezione e buona voluntà che lei tiene verso la persona di Sua Signoria Illustrissima e di tutte le cose sue e gli dissi che l'A.V. mi aveva commesso che io facessi questo officio seco in particolare, oltre alla lettera che io gli presentai. Di che il Signor Cardinale mio sente di ciò grandissimo contento e sodisfazzione e ne la ringrazia infinitamente e la supplica che si degni di comandargli che troverà con i vivi effetti che ha in questo Sacro Collegio un devotissimo e vero servitore e desidera di perpetuare nella buona grazia di V.A.S. Ho dato al procaccio uno scatolino a dove ho messo tre figurine piccole, antiche, due di metallo et una più piccola di tutte d'argento molto capricciose e come io abbi riavuto il medaglione e la figurina che era in mano di Domenico de' Camei bona memoria, gnene mandarò e si aspetta qui Ercole Basso, che senza di lui non se può far nulla, perché a lui è restato il carico delle medaglie e per quanto io ho visto, se bene ve ne è qualcuna rara, non di meno non vi son troppe, ma tra le altre che io ho visto, vi è un Nerone col congirario molto bello e stupendo, vi sono anche molte belle statue e diverse figure di marmo assai belle e alcuni quadri di pittura. Le statue sono state stimate da un maestro Silla, scultore, millenovecento scudi e le altre cose per anco non sono state stimate per il rispetto che ho detto e facendo fine, la supplico a tenermi nella sua buona grazia e degnarsi di comandarmi come a devotissimo servitore e umilmente le faccio riverenza, che il Signore Iddio la feliciti; dicole che sono oggi XV giorni che qui piove dí e notte. Di V.A.S. devotissimo e obbligatissimo servitore Alfonso Del Testa. Di Roma li 8 di gennaio 1587.

Bibliografia: Barocchi-Gaeta Bertelà 1993, pp. 292-293 numero 325.