Scheda

Numero d'ordine: 

Data: 11 05 1675

Intestazione: ANNIBALE RANUZZI A LEOPOLDO DE' MEDICI

Segnatura: ASF, Carteggio d'artisti, XIV, cc. 744, 746.

Fonte: Serenissimo e Reverendissimo Signore e Padrone colendissimo, il dottore che è padrone de' ritrattini n. quattro, ritenuti ultimamente da Vostra Altezza Serenissima, è stato da me e mi ha portato la copia della lista mandata costà, con animo di farmi vedere che il prezzo loro fosse notato maggiore che di otto doppie, ma in effetto non era scritto che otto doppie, come appunto mi accennò l'anteultima di Vostra Altezza, e così gli ho sborsato le otto doppie e finito il contratto. Qui congionto sarà il medaglioncino d'argento del Magnavacca, il quale dice aver grandissimo contento in servirne Vostra Altezza, poiché lo tiene per cosa singolare, e circa il prezzo dice che lo cambiarà in un Gordiano, come si scrisse che avrebbe volentieri negoziato, purché non se gli controverta il prezzo di due doppie per lo strigile e di una doppia per ciascheduna dell'altre due medaglie d'Arausio e di Alletto; e così per l'appunto mi ha pregato di scrivere all'Altezza Vostra con tutte le più rispettose forme e rassegnazioni in ciò che potesse voler commandare Vostra Altezza, fuori di trattare di prezzo. Questi dottori dicono non saper trovare il verso a metter insieme pittori o scultori dal 1400 indietro, più di quel che s'abbia fatto il Vasari, e se facesse per Vostra Altezza la menzione che ne ha fatto il Masini e il Montalbani bolognesi a conto de' Bolognesi o delle cose del paese, qui anessa ve ne mando una nota, che è quanto in accusa dell'ultima di Vostra Altezza et in essecuzione de' suoi commandamenti devo significarle. E le rendo umilissime grazie dell'onore che mi fa in significarmi il passaggio di duoi ministri del Papa e del Re di Francia, e benché il Papa sia maggior del Re, tuttavia non mi persuado che l'Abbate Tanara abbia fatto o sia per fare tanto strepito quanto Monsù Gomont. Qui continua il verno sotto nome di maggio; e con sentimento particolarissimo augurando in tempi sì strani a Vostra Altezza la sua conservazione di salute, resto e profondamente me le inchino di Vostra Altezza Serenissima Umilissimo devotissimo e obbligatissimo Annibale Ranucci Bologna, 11 maggio 1675. 1329 Angiolo e Agostino senesi, architetti della fortezza alla porta di Galiera. *1289 Allberto di Cambio Caretoli, eccellente architetto, Valerio Rinieri. 1337 Bonaventura da Caldarara, ingegniere. c. Leandro. 1375 Borso e Stefano Telmi da Capugnano, fratelli e architetti famosi. Ghirardacci, p. 2. 1303 Franco miniatore. Dante, Purgatorio, e Vasari nella Vita di Giotto. 1402 Francesco Cossa dipinse la Madonna del Baracano. 1400 Galante da Bologna dipinse una Nunziata sopra la porta di Bartolomeo Cocleo, famoso chiromante. Ghirardacci, p. 2. 1347 Iacopo Lanfranchi, scultore, fece la sepoltura di Tadeo Pepoli in S. Domenico. 1390 Iacopo Avanzi dipinse nell'Archivio in S. Maria di Mezzaratta e a Verona nella Sala del Podestà e a Padoa nella capella di S. Giorgio. * 129 Giovanni Pisano scultore lavorò nell'arca famosa di S. Domenico. 1400 Lippo Dalmasio dipinse varie imagini di Maria Vergine, che sono state miracolose, in S. Benedetto, sopra la porta di S. Procolo, in S. Paolo, in S. Colombano, dietro al coro de' frati di S. Giacopo e per varie strade. 1380 Lorenzo da Bologna dipinse in S. Maria di Mezzaratta. 1301 Manno da Bologna, orefice e scultore, fece la statua di papa Bonifacio VIII sopra la ringhiera degli Anziani. 1404 Maso da Bologna, pittor famoso. Giovanni Achillino nel Viridario. * 123 Marco Bresciano architetto della chiesa di S. Francesco di Bologna. 1340 Marchesino dalle Triade, architetto e ingegnere, e suo dissegno fu il castello della città di Modena. Ghirardacci, p. 2. 1390 Michele Arignami, frate carmelitano e teologo, che scrisse sovra i salmi sotto nome dell'incognito, fu scultore celebre e lavorò in S. Martino Maggiore e morì in concetto di santo. Ghirardacci, p. 2. * 1390 Iacopo e Pier Paolo, fratelli veneziani, intagliarono la sepoltura di Giovanni da Legnano in S. Domenico. * 1340 Pace da Faenza dipinse nella facciata di S. Giovanni Decollato su'l mercato. 1400 Pier Giovanni Lemmi dipinse nel solaro e sotto al Teatro de' Formagliari alcune sante imagini. 1119 Renghiera Renghieri lavorò di scoltura in Gerusalemme di ordine di Baldoino. Ghirardacci, p. prima. 1390 Simone da Bologna dipinse il Croceffisso nel coro de' frati di S. Giacopo e la Madonna de' Tribulati in S. Petronio. 1230 Ventura da Bologna, architetto e scultore, fece l'ornamento di marmo nella chiesa vecchia di San Pietro, d; cui si vedono duoi lioni di marmo rosso grandi. Sigon., Ghirardacci, c. Leandro e Vi. Zan. 1380 Vitale da Bologna dipinse a concorrenza con altri in S. Maria di Mezzaratta. 1380 Cristoforo pittore dipinse nella medesma chiesa di S. Maria di Mezzaratta e nella chiesa de' Celestini. 1390 Galasso pittore pure dipinse in S. Maria di Mezzaratta. 1398 Giacopo che pure dipinse nella medesima S. Maria di Mezzaratta, mentoato dal Lancellotti nell'Oggidì. Da duoi libri bolognesi, uno de' quali è la Bologna perlustrata del Masini e l'altro Minervalia Bonon. civium anademata collectore Io. Antonio Bumaldo, si sono cavati i nomi sudetti di scultori e pittori bolognesi, toltone quelli che sono segnati *, che non sono bolognesi.

Bibliografia: BAROCCHI 1975, pp. 342-345

Note: