Scheda

Numero d'ordine: 

Data: 14 05 1675

Intestazione: [LEOPOLDO DE' MEDICI AD ANNIBALE RANUZZI]

Segnatura: ASF, Carteggio d'artisti, XIV, c. 755.

Fonte: Molto illustre Signore, già averà veduto il padrone de' ritrattini, dalla stessa nota mandata da lui, che il prezzo de' 4 che ho presi non passa le 8 doppie accennate e ne sarà rimasto capace. Ho ricevuto il medaglioncino di argento di Gallieno e, per dirla confidentemente a Vostra Signoria, non mi è stato stimato tanto che meriti il baratto di un Gordiano, oltre che io non ho caro di privarmi di quelli che ho, che rendono lo studio più riguardevole. Potrà Ella però dire al Magnavacca che le ho risposto in questo particolare che non ho gusto di privarmi di alcuno de' miei Gordiani, e che se vuol vendermi il Gallieno per quattro scudi io lo piglierò. Tanto dico a Vostra Signoria essere stato stimato, ma non la guarderò anche in uno scudo più; sì come ancora circa le due medaglie di Carausio e di Alletto, delle quali pretende una doppia dell'una. Vostra Signoria veda di darle il meno che può e fermi il prezzo, quando non incontri nella difficultà di voler dare e lo strigile e le medaglie per il prezzo domandato, replicandole che dello strigile certo non passerei una doppia, perché non stimo che sia da pagarsi più. Circa le notizie desiderate intorno a' pittori, scultori e architetti, da quelle che Vostra Signoria mi ha cortesemente mandato comprendo che non mi sarò bene espresso, mentre vedo che Ella va ricercandole dal 1640 in là, et io le desidero da quel tempo in qua, che sarà molto più facile il ritrovarle per essere a' nostri tempi, e per sua maggiore chiarezza le mando inclusa nuova istruzione intorno a questa mia domanda. Stante le continue, dannose piogge, aviamo rinforzate le orazioni a S.I.M. e domenica mattina esposamo il corpo del nostro glorioso Santo Antonino arcivescovo, e andammo con tutto il clero a supplicarlo d'impetrarci dalla Divina Misericordia la serenità dell'aria tanto necessaria per tutti i conti, e si è tenuto esposto questi tre giorni, ne' quali possiamo dire d'aver cominciato ad esperimentare il frutto della sua santa intercessione, mentre ieri et oggi siamo stati senza acqua e pare disposto il Cielo a consolarci. Dio lo conceda per sua pietà. Dalla mano del quale augurando a Vostra Signoria ogni prosperità più perfetta, al piacere di Vostra Signoria. Di Firenze, 14 maggio 1675.

Bibliografia: BAROCCHI 1975, pp. 346-347.

Note: Minuta di mano di Filippo Baldinucci.