Scheda

Numero d'ordine: 

Data: 21 05 1675

Intestazione: ANNIBALE RANUZZI A LEOPOLDO DE' MEDICI

Segnatura: ASF, Carteggio d'artisti, XIV, cc. 756-757.

Fonte: Serenissimo e Illustrissimo Signore e Padrone colendissimo, ricevo lo strigile e le tre medaglie, e non ho mandato a chiamare il Magnavacca per non mostrare tanta premura che lo sostenga troppo nelle sue opinioni. E intanto Vostra Altezza avrà sentito nell'ultime mie il prezzo preteso del Gallieno, e alle risposte che verranno giovedì prossirno sentirò quel che Vostra Altezza commandarà, e mandarò a chiamare il Magnavacca e, se non si restarà d'accordo in altro, pigliarò il Carausio e l'Alletto per le due doppie, e non mi mancarà tempo da concludere questo contratto con ogni flemma, già che il tempo tornato piovoso e qualche altra cosuccia mi differisce la mia partenza per Roma sino a cinque o sei del venturo. Chi mi aveva promesso qualche cosa in ordine al desiderio di Vostra Altezza Serenissima ultimamente significato in ordine a' pittori e architetti e scultori dal 1642 in qua, dice assolutamente non saper che raccogliere di più di quel che s'abbia fatto il Masini nella Bologna perlustrata, quale le verrà col presente procaccio, come pure l'altro libro di Giovanni Antonio Bumaldo, e nella prima parte della Bologna perlustrata a carta 612 sta la materia assai diffusa per fino al 1666, dal qual tempo in qua non saprei che personaggio cognito vi si potesse aggiungere. Non abbiamo alcuna novità se non le nostre processioni umide e favorite dal signor Conte e signora Contessa Chiaromanni, che oggi però s'incaminano a cotesta volta; e a Vostra Altezza Serenissima umilmente mi inchino, di Vostra Altezza Serenissima umilissimo devotissimo e obbligatissimo servitore Annibale Ranucci Bologna, li 21 maggio 1675. Monsù Vouet mi porta l'anessa con una scattoletta che ho consegnato al procaccio.

Bibliografia: BAROCCHI 1975, pp. 356-357.

Note: