Numero d'ordine:
Data: 25 05 1675
Intestazione: ANNIBALE RANUZZI A LEOPOLDO DE' MEDICI
Segnatura: ASF, Carteggio d'artisti, XIV, c. 758.
Fonte: Serenissimo ed Illustrissimo Signore e Padrone colendissimo, come significai a Vostra Altezza Serenissima con le passate che avrei fatto, ho parlato poi al Magnavacca, col quale resta aggiustata la compra di Carausio et Aletto in due doppie, e gli rendo lo strigile e tengo appresso di me il Gallieno d'argento, fino a tanto che Vostra Altezza mi significhi se lo vuole per il prezzo di due doppie, poiché dice risolutamente non volerne meno. Vedrò se persona vaglia a ritrovare e mettere insieme qualche cosa di più del Masini circa le notizie desiderate da Vostra Altezza, e avendone dato qualche tocco, come a caso, nuovamente al signor Conte Malvasia, egli apertamente si è accusato per geloso della sua opera e non occorre sperarne cosa alcuna. Il Santo Antonino loro ha trionfato del cattivo tempo e con modo particolare in favor di Fiorenza, mentre gli otto giorni di serenità che mi accenna Vostra Altezza essersi goduti, non son già stati simili di qua da' monti, dove avessimo il quinto e il sesto pessimi, vituperosi. In oggi però si è aggiustata assai la staggione per quel che si può giudicare; e senza alcun'altra novità a Vostra Altezza umilmente mi inchino. Di Vostra Altezza Serenissima umilissimo, devotissimo et obbligatissimo servitore Annibale Ranucci Bologna, li 25 maggio 1675.
Bibliografia: BAROCCHI 1975, p. 358.
Note: