Scheda

Numero d'ordine: 

Data: 28 09 1675

Intestazione: FILIPPO BALDINUCCI A FABRIZIO CECINI

Segnatura: ASF, Carteggio d'artisti, XXI, 18, c. 283.

Fonte: Mio Signore e Padrone singularissimo, di questo luogo di Lecceto le do avviso come, avendomi il converso che n'ha la cura condotto per tutto il convento e chiesa e fatte vedere tutte le celle ad una per una, non si è trovato che vi sia il ritratto che a Sua Altezza Reverendissima è stato rappresentato esservi; e non vi è gran pericolo di confondersi nella moltitudine de' quadri, perché le mura sono spogliate quasi interissimamente. In una camera è un ritratto, testa e mane quanto meno naturali, che è di fra Girolamo Savonarola, assai moderno e molto mal fatto, e nella sala che chiamano ospizio è un ritratto di un pontefice in abito però di frate domenicano, fatto modernamente, e per esser in faccia, come l'ha anco fatto il Vasari nel suo libro, non sarebbe gran cosa che qualcheduno l'avessi preso per quello del frate, ma torno a dire che è modernissimo e di poco megliore maniera che non son quelli che si vendono sotto gli Ufizii. In chiesa e per le mura non v'è salvo che un ritratto a fresco sopra la porta seconda ch'entra nell'ospizio, il quale rappresenta un S. Raimondo da Capua, e questo veramente mi pare di mano del frate, ma alquanto strapazzato; l'effigie però non è a mille miglia quella del frate et è anco sopra un muro grosso assai e scolorito di molto, come quello che non sarebb'anco gran fatto che fussi stato fatto a tempera. Questo è quanto posso riferire a Sua Altezza Reverendissima, mentre per fine mi rassegno di Vostra Signoria mio singolarissimo signore devotissimo servitore obligatissimo Filippo Baldinucci Lecceto, li 28 settembre 1675. Al mio Signore e Padrone singularissimo il signor Fabbrizio Cecini Secretario di Sua Altezza Reverendissima Artimino

Bibliografia: BAROCCHI 1975, pp. 385-386.

Note: