Numero d'ordine:
Data: 1 01 1675
Intestazione: [RITRATTI DI ARTISTI]
Segnatura: ASF, Guardaroba Medicea, 368, cc. 422-424r.
Fonte: Nota di pittori per la serie de' tempi accennata nella lettera al primo capo. Capi di squole antiche, cioè al primo tempo del buon fare: In Firenze: Fra Filippo Lippi Filippin Lippi suo figlio naturale Antonio del Pollaiolo Andrea dal Castagno Domenico del Grillandaio Agnol Rosselli antenato del Rosselli del Fisco. Appo saranno alcuni derivati dalli di contro, i migliori: Francesco Granacci Il Pontormo Michelagnolo Il Bugiardino L'Indaco Benedetto Grillandai. In Bologna: Francesco Francia Iacopo Francia Maestro Iacopo da Bologna. In Padova, benché il Vasari dica in Mantova: Andrea Mantegna Antonio Allegri detto il Correggio. In Milano: Bramante Milanese In Ferrara: Ercole da Ferrara Guido Bolognese. In Perugia: Pietro Perugino Niccolò Soggi Il Pinturicchio Giovan Niccola Il Bacchiacca Girolamo Genga. In Venezia: Giovanni e Gentile Bellini Vittorio Carpaccio Giovanni Battista Cima da Conegliano Marco Basaiti Benedetto Diana Giovanni Buonconsigli Iacopo Silvestrini Cristofano Parmese Vittore Belliniano Girolamo Santacroce Vivarino da Murano. Per gli addietro notati che derivarono dai buoni antichi subito si cade nelle buonissime scuole di Lombardia ed altrove del Correggio, Raffaello, Michelagnolo ed altre del passato secolo; ed io appresso notai alcuni più eccellenti venuti da esse scuole, a fine che si possin cercare tutti, ma però (sì come io accennai nella lettera) con animo di trovarne solamente qualcuno. Dalla scuola di Giorgione e Tiziano: Francesco Vecellio, figlio di Tiziano Santo Zago Fra Bastiano del Piombo veneziano Paris Bordone Lorenzino Polidoro Veneziano Darniano Mazza Nadalino da Murano Alessandro Moretto bresciano Alessandro Varotari. Dalla squola del Palma Vecchio: Bonifazio Veneziano. Dalla squola del Coreggio: Bernardo Gatti detto il Soiaro Della scuola del Bassano già si hanno i migliori nella stanza. Della scuola di Raffaello e Michelagnolo: Baldassarre Peruzzi di Siena Gaudenzio Milanese Giulio Romano Perin del Vaga Giovanni da Udine Bartolommeo da Bagnacavallo Taddeo Zuccheri Giovan Francesco detto il Fattore. Della scuola di Paolo Veronese: Carletto Caliari Benedetto Caliari Luigi Benfatto Giovanni Battista Zelotti veronese. Dalle squole di Giorgione, Tiziano, Paolo, Bassano e Palma è nato il terzo composto di squole fra loro poco dissimili, ché non possono dirsi i maestri né del tutto imitatori di esse squole, né del tutto capi di squola; e sono: Il Palma Giovane L'Aliense, e questo l'aviamo secondo me Il Malombra Girolamo Pilotti Leonardo Corona Andrea Vicentino Il Peranda Della squola di Giulio Romano: Abate Francesco Primaticcio, bolognese Don Giulio Clovio miniatore. Della scuola del Cigoli: Domenico Fetti. Nota per il secondo pensiero espresso nella lettera intorno ai capi di squola che mancano nella raccolta del Serenissimo Gran Duca; e si noteranno senza osservare l'ordine de' tempi: Michelagnolo, ma questo non fece mai il proprio ritratto Lionardo da Vinci Andrea del Sarto Il Rosso Paolo Veronese Iacopo da Pontormo Iacopo Palma detto il Palma Vecchio Luca d'Olanda Il vecchio Brughel, pittore di Brughel nel Brabante Il cavalier Giuseppe di Arpino Polidoro da Caravaggio Maturino Fra Bartolommeo di S. Marco Francesco Vanni da Siena Hans Olben, pittore di Basilea Guido Reni Francesco Albano Giovanni Lanfranchi Pietro Porlbus pittore di Bruges Ottavio Venus d'Anversa Pietro Paolo Rubens Frans Floris, pittore di Anversa Giorgione da Castelfranco Il Cappuccin genovese Antonio Allegri da Coreggio detto il Coreggio Domenico Zampieri detto Domenichino Enrico Golzio Buonmartino pittore di Norimberga. Nota per il terzo capo della lettera intorno ai pittori fuori d'Italia, che furono più eccellenti e più universali. Oltre alli addietro notati fra' capi di scuola: Bartolo Carducci e Vincenzio Carducci di Madrid Quintino Mersis d'Anversa, detto il Ferrand Jeronimo Bos Pietro Koeck Jan Mostart pittore di Harlem Jan Scoorel, pittore di Scoorel in Olanda Martin Heemskerck, pittore d'Olanda Martin de Voos, pittore di Anversa Giovanni Stradano, pittore di Bruges Livio Mkensdi Odenard. Di Francia: Ambrogio du Bois Martino Freminet Lorenzo de la Hire Simone Vouet Monsù Mingard Monsù Le Brun Monsù Bordon Monsù Perel pittore e intagliatore Monsù Scenò pittore e intagliatore Monsù Melan. Saranno mal compitati, perché io non intendo lingua francese. Vi sarebbano alcuni pittori fiorentini da non disprezzarsi quando se ne potesse avere il ritratto, almeno come della nostra patria, già che nella raccolta è stato dato luogo ad altri pur fiorentini, non punto migliori: Domenico Puligo Il Franciabigio Francesco Granacci Giovanni Antonio Sogliani Lorenzo di Credi Sebastiano da Sangallo detto Aristotile Alessandro Allori Antonio Tempesta Santi di Tito Giovanni Bilivert Ottavio Vannini Cesare Dandini. Lasciai di notare fra i ritratti da procurarsi quelli di Giulio, Bernardino, Antonio e Vincenzo Campi cremonesi. Loderei che non si lasciasse di dar luogo, potendo, ad alcune pittrici lodate, cioè: Sofonisba Angosciola cremonese Europa Angosciola sua sorella Lucia, altra sorella Elisabetta Sirani bolognese Artemisia Lomi, che operò in Firenze e in Roma.
Bibliografia: GUALANDI, III, 1856, pp. 259-263; BAROCCHI 1975, pp. 391-396.
Note: Di mano di Filippo Baldinucci. La data è stata suggerita dal questionario baldinucciano e dalle risposte dello stesso anno.