Scheda

Numero d'ordine: 

Data: 1 01 1681

Intestazione: [NOTA DI RITRATTI]

Segnatura: ASF, Guardaroba Medicea, 368, c. 421.

Fonte: Ritratti di più pittori di lor propria mano in diverse parti d'Italia. Di Giovanni e Cherubino Alberti, che dipinsero la sala Clementina, veddi io già i ritratti di lor mano in casa de' loro successori, coll'occasione di portarmi al Borgo a S. Sepolcro, lor patria, per visitare Alessandro Baldinucci mio cugino, che morì in quel governo. Di Sofonisba Angosciola celebratissima pittrice cremonese, in Mantova, mostratomi dalla Serenissima Arciduchessa Isabella Clara l'anno 1664, benché io non avessi preso di considerarlo molto se fusse veramente originale, sì come potei fare a mia gran comodità di un altro ritratto che aveva detta Serenissima di propria mano di Domenico Feti, eccellente pittore, discepolo del Cigoli. Del nostro Santi di Tito è il ritratto in casa M. Santi del Riccio calculatore, quale io ho riconosciuto per esso, per averne veduti altri ritratti; ma se sia originale di sua mano, come il detto Santi afferma, non posso dirlo, perché quando lo veddi era appiccato alto assai; che se così pare, si potrà riconoscere. Di Hans Olbein pittore di Basilea, che servì poi sempre il re Enrigo VIII d'Inghilterra, un altro Raffaello in quelle sue parti, sentii avere avuta cognizione del ritratto, se mal non mi ricordo, il signor Paolo Falconieri. Di Paolo Veronese sentii dire in bottega del signor Pietro Dandini che fusse il ritratto di sua mano in casa de'suoi eredi. Di Jacopo da Pontormo in mia gioventù viddi, e anche copiai sopra una tela, un ritratto ch'aveva il cav. Rimbotti, che diceva essere originale di sua mano, e anche pareva a me; io però allora non avevo veduto tanto che mi possa oggi assicurare a dire che fusse tale. Si potrebbe vedere se vi fusse più e riconoscerlo. Andrò pensando e facendo diligenze per vedere se mi sovvenisse o riuscissi trovar altro.

Bibliografia: GUALANDI, III, 1856, pp. 285-286; BAROCCHI 1975, pp. 436-437.

Note: Di mano di Filippo Baldinucci.