Scheda

Numero d'ordine: 

Data: 10 03 1681

Intestazione: FILIPPO BALDINUCCI AD [APOLLONIO BASSETTI]

Segnatura: ASF, Mediceo del Principato 1526, Diversi.

Fonte: Illustrissimo Signore e Padrone mio colendissimo, do nuove a Vostra Signoria Illustrissima come il principio della mia opera cronologica, cioè di quella parte che secondo le mie debolissime forze ho potuto dare alle stampe adesso, cioè i prirni quattro decennali dal 1260 al 1300, già sono sotto il torchio, e perché (se il difetto non verrà del mancamento) io penso di portarmi a Roma la prossima domenica in Albis, forzato dalla cagione che le dirò appresso, mi studio che il tutto sia in ordine per esser publicato questa Pasqua, sì che non ascriva Vostra Signoria Illustrissima a troppa temerità se ardisco dargliene questo cenno, acciò possa pigliar quelle resoluzioni circa al ricordare a gl'amici di Venezia e Milano il negozio del privilegio che le parranno opportune. La cagione che mi muove a far questo viaggio (se mi sarà possibile), oltre al desiderio di veder con gl'occhi proprii alcune cose le quali io a suo tempo son per dar fuori fra' miei scritti, si è che l'ultimo de' mia cinque figlioli maschi in età di 15 anni finiti, e che veramente per grazia del Signore Dio ha sempre menato una vita angelica, dopo aver fatti nel Noviziato de' Pinti gli esercizii di S. Ignazio, à risoluto di rendersi religioso della Compagnia e già è stato accettato, ed al ritorno del Padre Savini si disegna da questo Padre Rettore di S. Giovannino suo direttore, che egli vada a ricever l'abito. Come vede Vostra Signoria Illustrissima, di cinque figlioli maschi, che mi diede il Signore, già due optimam partem elegerunt. Il primo, in tempo che Sua Altezza Serenissima destinava di provvederlo d'impiego onorevole, vestì abito religioso di S. Domenico di Fiesole, e poi, condotto da quei padri con altri fervorosi novizi in S. Marco, fa del bene assai e questo spero che ne farà forse più. Di 5 servitori che aveva Sua Altezza Illustrissima dependenti da me al secolo, per l'avvenire ne averà tre; ed io ancora, di cui sono immediatamente tutte le obbligazioni verso la bontà di Vostra Signoria Illustrissima, mi torno a protestare di essere quel che sempre sono siato, di Vostra Signoria Illustrissima devotissimo servitore obbligatissimo Filippo Baldinucci Firenze, li 10 marzo 1680. La mia solita flussione, per aver oggi assai scritto, mi ha necessitato a valermi, per scriver questa, d'un fanciullo; che però si degni compatire me dell'ardire e lui degli errori.

Bibliografia: BAROCCHI 1975, pp. 442-443

Note: