Scheda

Numero d'ordine: 

Data: 16 01 1685

Intestazione: FRA GIOVANNI MARINI A GIOVANNI FILIPPO BALDINUCCI

Segnatura: BN, Magl. II, II, 110, cc. 256-257.

Fonte: Molto Reverendo Padre Studente, Padrone osservandissimo, ho usato ogni possibil diligenza e veduto quanti libri sono in questo convento per servire Vostra Signoria molto reverenda e il suo signor Padre, ma non ho trovato cosa a proposito, perché (conforme gli accennai per l'ultima mia) le scritture antiche sono andate male per le guerre, oltre alla negligenza delli scrittori di que' tempi, trascuratissimi in raccogliere e registrare i successi degni d'eterna memoria. Le più antiche memorie di questo convento sono del 1522 ed egli fu fabbricato per eredità lasciata alla Religione di S. Domenico l'anno 1305 da Madonna Vecia da Cortona. Venne commissario per quest'effetto il padre lettore fra Niccolò di Vanni Berardi e l'anno 1313 essendo questi il primo priore venne la Religione ad abitarlo sotto il pontificato di papa Clemente V. E per un mandato fatto al padre sindaco, il convento allora teneva 12 vocali ed il simile l'anno 1320. Questo è quanto ho possuto rinvenire, senza aver trovato memoria veruna, benché minima, di S. Antonino e del beato Giovanni Angelico. Che S. Antonino sia stato novizio qui in Cortona, non c'è dubbio, essendoci l'antica e comune tradizione e la storia della sua vita scritta dal Surio e dal padre Mainardi e dalle Cronache dell'ordine. Del beato fra Giovanni Angelico poi lo dicono le sue opere di pittura e in specie quella sopra la porta principale della chiesa nella facciata esteriore, dove vedesi dipinta a fresco in una lunetta con la sua volticina l'immagine di Maria sempre Vergine col Bambino Giesù sedente sul di lei grembo: alla destra e sinistra si mirano genuflessi e con le mani giunte in atto d'orazione il nostro padre S. Domenico e S. Pier Martire e nell'arco di sopra vi sono i 4 Vangelisti. In chiesa accanto all'altar maggiore dalla parte dell'Epistola vicino alla sagrestia nella cappe]la de' signori Tommasi vi è una tavola del beato Giovanni Angelico, dove in mezzo vi è la Madonna col Bambinello Giesù ignudo in piedi su le ginocchia della Vergine Madre: e di qua e di là della sedia della medesima vi sono alcune sante verginelle; poi alla destra vi sono S. Giovanni Battista e S. Matteo Apostolo, alla sinistra S. Giovanni Vangelista e S. Maria Maddalena e nel gradino di sotto vi sono effigiate in piccolo l'azioni e misterii loro. In sagrestia vi è la Vergine Annunziata toccata con oro e colori molto vivaci, su quel disegno e andare di quella che è in capo alla scala del chiostro che conduce nel dormitorio antico de' padri di codesto nostro convento di S. Marco: e nel gradino vi sono dipinte le azioni e misterii della Vergine in piccolo; che certamente è una delle più stupende e bell'opere che abbia fatto questo gran servo di Dio. Questo è quanto ho potuto e saputo trovare e mi dispiace in estremo non aver trovato di vantaggio perché restassero soddisfatti a pieno. Mi onori di riverire e salutare cordialissimamente il signor Filippo suo padre e le bacio le mani, di Vostra Signoria molto reverenda devotissimo servitore obligatissimo fra Giovanni Marini Cortona, S. Domenico, 16 gennaio 1685.

Bibliografia: CAMPORI 1866, pp. 133 ss.; BAROCCHI 1975, pp. 557-558.

Note: