Scheda

Numero d'ordine: 

Data: 24 07 1685

Intestazione: FILIPPO BALDINUCCI AD APOLLONIO BASSETTI

Segnatura: ASF, Mediceo del Principato 1530, Diversi.

Fonte: Illustrissimo Signore e Padron mio colendissimo, il Rosso pittore celeberrimo, che condottosi in Francia fece sì bell'opere al re Francesco primo, ne' molti anni che fu in Firenze fu grand'amico di Casa Ginori ed agli antenati del Signor Senatore Carlo fece più quadri, da me più volte veduti in occasione d'essere da esso signore per negozi. Ultimamente trovandomi in casa di Sua Signoria Illustrissima per altro affare, mi fece vedere alcuni bei quadri, e fra questi uno da me per avanti non mai più veduto, cioè un ritratto sopra tavola benissimo conservato, ch'io giudico senz'alcun dubbio di propria mano, e ritratto dello stesso Rosso pittore. Ho stimato bene dar di ciò a Vostra Signoria Illustrissima cognizione, perché in vero, se questo fusse giudicato da più periti di me il proprio ritratto del Rosso e di sua mano, siccome io lo tengo per certo tale, mi pare che farebbe un bel vedere fra gli altri del Serenissimo Gran Duca nostro Signore. Bisognerà però avvertire chi lo vedrà, che questo ritratto non si deva pretendere al tutto simile a quello che mette il Vasari nella vita di lui, perché egli lo fa vecchio nel modo ch'e' fu mandato di Francia dopo la di lui morte, e questo è fatto in fresca età. Io ne ho fatto un accurato paragone, ed avuto riguardo a quanto ho detto, ritrovo la sua effigie indubitata per le seguenti ragioni. Primieramente il Rosso, che per tal nome era chiamato, era anche di barba rossa, come dice il Vasari, e questo è di barba rossa accesa, ma vegnente, cioè quanto poteva esser cresciuta fino all'età di circa 30 anni naturalmente senz'alcuna tonsura, come si usava allora. Secondariamente la fronte è spaziosa e alta ed alquanto spostante indietro; il naso ragionevolmente grande col fondo volto alquanto all'indentro, coll'intaccatura che per di fuori circonda o circonscrive le narici assai sensibile, e non è punto calvo; in somma in tutto e per tutto come lo fa il Vasari, salva la maggiore o minore età. Ha la zazzera corta, cioè tronca in giro, come pure è quella che gli fa il Vasari. La maniera a mio parere è del Rosso e non d'altri, ed il vestire è per l'appunto quello del tempo medesimo ch'il Rosso era di tale età. Finalmente, benché questo sia giovane, e quello vecchio, io lo giudico desso senza alcun dubbio. Vagliasi Vostra Signoria Illustrissima di questa cognizione (della quale per mio avviso ho dato qualche cenno allo stesso signor Carlo) per quanto stimi poter esser di gusto del Padrone Serenissimo, e mi onori di alcuno de' suoi da me desiderati comandamenti, mentre io mi offerisco al solito di Vostra Signoria Illustrissima devotissimo servitore obligatissimo Filippo Baldinucci Di casa, li 24 luglio 1685.

Bibliografia: PRINZ 1971, p. 184; BAROCCHI 1975, pp. 566-567.

Note: