Numero d'ordine:
Data: 8 11 1666
Intestazione: LODOVICO DE' VECCHI A LEOPOLDO DE' MEDICI
Segnatura: ASF, Carteggio d'artisti, IX, 19, cc. 354-355.
Fonte: Serenissimo Signor Principe, quando comparve la cassetta de' disegni con i favoritissimi comandi di Vostra Altezza Serenissima, mi ritrovavo in villa, d'onde ritornato in compagnia de' pittori Ramacciotti, Burbarini e Casolani (già che soli questi vi restano nella nostra città) gli aviamo attentamente considerati e ne diciamo il nostro parere, come vedrà Vostra Altezza Serenissima dall'aggiunta nota. Consegnando fra tanto al Lucattini la cassetta perché la facci pervenire sicuramente a Vostra Altezza Serenissima, ho lasciato i disegni nelle medesime casse nel modo istesso che mi sono capitati, e se bene sono stati aperti in dogana, non posso credere che l'abbino rimossi dal primo ordine loro. Gli ho numerati con matita rossa e questo sarà il numero corrispondente alla qui acclusa nota, già che i disegni avevano diversi numeri. Con questa occasione mi è riuscito fare staccare da un libro di un mio amico un disegno di Ventura Salimbeni dipinto nella volta della Santissima Trinità, et accompagnia il disegno del Paradiso de' maritati ch'è fra quelli trasmessimi da Vostra Altezza Serenissima, quale ho visto con gusto et ho preso nota del nome de' santi, già che, avendo altre volte sentito discorrere di questa pittura, non erano noti i nomi di questi Santi Sono a mio credere i disegni di Ventura Salimbeni da tenersi in prezzo et il Cavalier Bernini quando fu in Siena volse che io gli facesse vedere tutte l'opere sue che sono in pubblico e lodò in primo luogo quelle della Compagnia della Santissima Trinità, dicendo essere di gran lunga superiori a quelle di Mecarino nella sala della Signoria, e lo chiamava il primo pittore di questa città. Io però non interamente mi sottoscriverei all'opinione sua, perché in quel secolo fiorì il Vanni e lo stimo eguale, et il Sorri, che ha fatto qualche opera di maniera lombarda che non è inferiore ad alcuna di questi. Ma Mecarino per la sua universalità, spirito e facilità lo stimo superiore a tutti. Alessandro Casolani viveva in nell'istesso tempo del Salimbeni e Vostra Altezza Serenissima ne ha un disegno nella carta n. 100 fra quegli del Salimbeni al n. 23. Vedrò se mi riesce poterne avere qualcheduno altro de' migliori, che ne ho veduti. Ha dipinto in Lombardia e, se non abbaglio, nella Certosa di Pavia, venendomi detto che colà le sue pitture sieno in stima. La distinzione che si è fatta de' disegni del Vanni, Salimbeni e Casolani Vostra Altezza Serenissima la tenga per indubitata, avendone poi qua piena notizia con il confronto dell'opere, come vedrà nella nota. Solo può essere qualche svario in alcuni pezzi, sopra i quali si è dubbitato se sieno copie o originali. Fra i pittori che abbino de' disegni qua è il Reverendo Ramacciotti. Sono però quasi tutti de' pittori nostri e ve n'è d'ogni secolo, ma li ritiene con somma gelosia et io mi provai a cavargli di mano un disegno del Sodoma per inviarlo a Vostra Altezza Serenissima et in contraccambio gli volevo dare una mano di belle stampe, già che non lo voleva vendere, ma non fu possibile. Ho proposto a Roma dipingersi la cupola del nostro Duomo, già che la ricchezza del lume con il nuovo lanternino scuopre la povertà degli ornamenti, et ho buone speranze. Fra tanto ho persuaso fare un altare sotto il titolo di S. Francesco di Sales, del quale Nostro Signore aveva mandata una reliquia con un ricco ornamento. Si farà anco la statua di Alessandro III corrispondente alla già fatta di Alessandro VII. Per la città non vi sono novità, si gode con la somma abbondanzia ancora buona salute. Supplico fra tanto la benignità di Vostra Altezza Serenissima a dar vita alla mia fedelissima servitù con il reverito onore de' suoi comandi, et umilissimo me l'inchino, di Vostra Altezza Serenissima umilissimo servo Lodovico de' Vecchi Siena, 8 novembre 1666.
Bibliografia: BAROCCHI 1975, pp.111-113.
Note: