Numero d'ordine:
Data: 8 11 1666
Intestazione: OPPINIONE E GIUDIZIO DEL PITTORE RAMACCIOTTI, PITTORE DEIFEBO BURBARINI, PITTORE CASOLANI E DEL CAVALIERO LODOVICO DE' VECCHI SOPRA I DISEGNI DEL SERENISSIMO SIGNOR PRINCIPE LEOPOLDO.
Segnatura: ASF, Carteggio d'artisti, IX, 19, cc. 356-357. Copia.
Fonte: Nel foglio n. 18 notato di sopra Baldassarre da Siena. Si avverta che, avendo i disegni diversi numeri, si sono di nuovo numerati con matita rossa, al quale numero corrisponde la presente nota. Numero primo e 2°. Questi, con il confronto di altri che sono appresso il Signor Pandolfo Savini, si giudicano di Baldassarre. n. 3 Questo parimente si crede di Baldassarre et il Cavalier Vecchi giudica che sia un pensiero dell'arme da esso fatta di Leone X in Banchi di Roma. n. 4 e 5 Non si credono di Baldassarre. n. 6 Credano i sopradetti pittori possa essere di Baldassarre, ma non possano darne certezza. Foglio n. 23. Scultore. Non si sa conoscere la maniera, né si crede di Sanesi. Il putto d'apis rosso assolutamente non è di Mecarino. Foglio n. 99. Primo: Vanni da Siena. n. p.• Vanni nella Cappella di S. Caterina in S.Domenico. n. 2, 3 e 4 Vanni. n. 5 e 6 I pittori sopradetti li stimano originali serviti per diverse opere. Il Cavaliere Vecchi li crede copie di scolari del Vanni. n. 4 In S. Francesco di Pisa. Questo è originale del certo, avendolo già mandato il Cavaliere Vecchi. n. 8 Copia, e si stima di un tale Angelini, scolare del Vanni, i disegni del quale molti li cambiano dal Maestro, e di questo forse saranno il n. 5 e 6. n. 9 Del medesimo Angelini. n. 10 Già nella facciata d; casa Martelli alla Costarella, dove di presente è una copia, essendo l'originale presso il Marchese Patrizii in Roma. I sopradetti pittori lo credano originale, il Cavalier Vecchi copia, forse ritocca in qualche parte dal Maestro. n. 11 Vanni nel Refugio. n. 12 Vanni nella Compagnia di S. Caterina. n. 13 In una tavola bruciata in S. Caterina. n. 14 Un'opera in Augusta. n. 15 Di Francesco Rustichino. n. 16 Del Vanni. n. 17 Di Ventura Salimbeni in S. Agostino nella tavola de' Biringucci. Foglio 99. Secondo. n.*p. I sopradetti pittori lo stimano del Vanni, il Cavaliere Vecchi lo crede copia. Foglio n. 100 intitolato Ventura Salimbeni. n.*p. Di Ventura in un'istoria a fresco in S. Spirito nell'altare Bargagli. n. 2 Questo disegno è alla stampa in acqua forte, in figura di S. Agnesa, mano del medesimo Salimbeni. n. 3 Nella Compagnia della Santissima Trinità, dipinto a fresco nella volta, et è bizzarro il disegno et il pensiero del Paradiso de' maritati. Questo titolo però che ha posto nel disegno, non è scritto nell'opera. n. 4 In detta Compagnia in una mezza lunetta. n. 5 Nella tavola di S. Galgano nel Refugio. n. 6 Nella Sala della Signoria, in una lunetta. n. 7 Ventura. n. 8 Nella facciata dell'Orto de' Belanti, vicino a Fonte Giusta. n. 9 La parte di dentro della porta maggiore di S. Spirito. n. 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 Ventura. n. 17, 18 e [1]9. I pittori ne stanno in dubbio, il Cavaliere Vecchi li crede dell'Angelini. n. 20 Questo è di Francesco Vanni, dipinto nella Compagnia di S. Caterina. n. 21 Del Vanni, intagliato nell'adornamento della carta di S. Cecilia. n. 22 Vanni. n. 23 Alessandro Casolani. Un pensiero per la tavola dell'altar maggiore nel Refugio.
Bibliografia: BAROCCHI 1975, pp. 113-115.
Note: