Numero d'ordine:
Data: 7 01 1673
Intestazione: ANNIBALE RANUZZI A LEOPOLDO DE' MEDICI
Segnatura: ASF, Carteggio d'artisti, XIII, c. 399.
Fonte: Reverendissimo et Eminentissimo Signore e Padrone colendissimo, circa i dissegni di Ferrara io credo che torni meglio a Vostra Altezza che il padrone abbia concetto che siano buoni tutti, perché, quando parte di loro piacesse, si potrebbe forse il venditor lasciar persuadere a separarli, come accadde al Beccadelli, che si suppose che gli fosse restato il meglio quando vendé gli altri pel prezzo di 28 doble, se non erro, a Vostra Altezza. Penso dunque col prossimo procaccio mandarli, già che devo mandare il ritratto compro pel prezzo delle 10 doble, non essendosi potuto aver con più vantaggio, e l'altro rame l'ho lasciato, non essendosi potuto aver per le otto doppie, ma ogni poco più che si fosse cresciuto, si sarebbe avuto, ancorché la richiesta fosse di 20 doble, avendomi sin da principio detto quel che me li diede, che il prezzo del ritratto era inalterabile, ma che gli altri si potevano discorrere. Mandarò medesimamente con l'istessa occasione non so che altre bagatelle capitate, che Vostra Altezza le vedrà e non v'essendo cosa buona, potranno ritornare co' dissegni di Ferrara, o quando più le piacerà di commandare. La comedia nostra seguita e i personaggi studiano il Podestà di Colognole per recitarlo doppo questa. Il Castrato di Cortona fa meraviglie e la Ciaia ha riacquistato un poco di voce e fa bene la sua parte e con sodisfazione. La Michela se la va passando come bella; ma l'altra ogni giorno riesce peggio. E a Vostra Altezza Serenissima per fine umilmente mi inchino. Di Vostra Altezza Serenissima umilissimo e devotissimo et obbligatissimo servitore Annibale Ranucci Bologna, li 7 gennaio 1673.
Bibliografia: BAROCCHI 1975, pp. 153-154.
Note: