Scheda

Numero d'ordine: 

Data: 10 01 1673

Intestazione: ANNIBALE RANUZZI A LEOPOLDO DE' MEDICI

Segnatura: ASF, Carteggio d'artisti, XIII, cc. 401-404.

Fonte: Serenissimo e Eminentissimo Signore e Padrone colendissimo, in ordine all'umanissima di Vostra Altezza che ricevo, non ho che da trasmetterle i dissegni, con quel più da vedere che le accennai con le passate, sì che col procaccio riceverà l'Altezza Vostra una cassetta, nel]a quale sono i dissegni del Marchese Bentivogli, conforme la nota che fu trasmessa, e con quelli ho posto il ritratto compro 10 doppie, avvolti in una carta; e inoltre ho posto nella cassetta altri cinque pezzi di pittura, per esservi duoi ritratti che mi si suppongono d'Annibale; v'è una Pietà del Palma Vecchio, una Natività, dicono, di Benvenuto e un'anticaglia dove sta dipinta l'Adultera, senza ritrovarsene l'autore. E se ne chiede: dell'Adultera, doppie 5 ritratto maggiore, doppie 4 ritratto più piccolo, doppie 2 Pietà del Palma, doppie 10 Natività di Benvenuto, doppie 10 E non credo che il prezzo sia immutabile, come è stato il prezzo del ritratto tolto. Non mi resta che aggiungere, e a Vostra Altezza umilissimamente m'inchino, di Vostra Altezza Serenissima umilissimo devotissimo e obbligatissimo servitore Annibale Ranucci Bologna, li 10 gennaio 1673. . Del primo invoglio di cinque dissegni: n. 1 Non viene creduto esser del Francia, ma migliore, né si sa di chi possa essere, non avendo fatto così bene né il Costa, né altri di Ferrara. n. 2 } di Lelio da Novellara, e stimati buonissimi. n. 3 n. 4 Non altrimenti di Guido, ma del Sirano, e debole. n. 5 Si crede che sia di Benvenuto, se non fosse dello Scarsellino. De' 30 dissegni del secondo invoglio: n. 1 Non è conosciuto, ma potrebbe esser de' Dossi, benché tiri alla maniera del Sarto. n. 2 Questo non è reputato di Benvenuto, ma più tosto dello Scarsellino giovane. n. 3 Copia di Polidoro. n. 4 Polidoro di Venezia n. 5 Vien da Polidoro, ma parte è buono e parte cattivo. n. 6 Riputato bellissimo e del Bonomi. n. 7 Da una parte del foglio è reputato come sta scritto, del Dossi, e buono, ma dall'altra parte si crede d'altro maestro e pare cattivo. n. 8 Vien da Polidoro, et è mezzo buono e mezzo cattivo. n. 9 Come l'antecedente. n. 10 Non conosciuto, se non fosse del Sadeler dalle stampe. n. 11 Non è conosciuto, somigliando in parte alla maniera del Bononi e in parte alle maniere fiorentine e allo Scarsellino ancora. n. 12 Niente di buono. n. 13 Riputato di Mastro Amico e de' migliori de' suoi dissegni. n. 14 Il dissegno non corrisponde all'invenzione e forse sarà di un giovane della scola di Paolo. n. 15 Cattivo e non considerato. n. 16 Cattivo pure. n. 17 Del Bononi e bello, benché imperfettissimo. mancandovi la maggior parte de' pezzi della carta. n. 18 Cattivo e non guardato. n. 19 Cattivo pure e sconosciuto. n. 20 Reputato sufficiente, ma non conosciuto. n. 21 Reputato bello e dello Scarsellino. n. 22 Copia di Nicolò dell'Abate, avendo un nipote del Guercino l'originale, ma in ogni modo bello sì che potrebl3e esser di mano dell'istesso maestro. n. 23 Vien da Polidoro, ma è copia. n. 24 Come gli altri di sopra, che vengono da Polidoro, ma copie e cattivi. n. 25 Reputato bello a sufficienza, ma non conosciuto ehe per maniera di scuola veneziana. n. 26 Forse di qualche giovane della scuola del Bononi. n. 27 Buono a sufficienza e forse dell'istesso maestro dell'altro a num. 22, se non fosse del Bagnacavallo. n. 28 Non molto buono, e il maestro scrittovi a tergo non è conosciuto. n. 29 Cattivo e della maniera degli altri sudetti che vengono da Polidoro. n. 30 Del Valesio.

Bibliografia: BAROCCHI 1975, pp. 155-157.

Note: I disegni qui menzionati non furono comprati dal Cardinale Leopoldo, come risulta da una lettera dello stesso Ranuzzi del 17 gennaio 1674, al c. 406 dello stesso codice.